Il sogno della Lazio si interrompe all’Allianz Arena. Il miglior Bayern Monaco della stagione, schiacciasassi e focalizzato come nelle scorse gloriose annate, elimina i biancocelesti, un po’ troppo timorosi una volta subito gol, e vola ai quarti della Champions League. Che la formazione laziale, invece, non raggiunge: sarebbe stata la seconda volta di sempre dopo il 1999/2000, ma all’appuntamento con la storia non si presenta la Lazio migliore. Fa male il ko per 3-0 della squadra di Sarri, che prima cestina il gol del doppio vantaggio in aggregato con l’andata con Ciro Immobile, che da trascinatore dell’andata stavolta tradisce il suo popolo con un colpo di testa sottomisura mandato incredibilmente fuori, poi subisce due reti nel finale del primo tempo, gol simili con una mischia da calcio piazzato che si prolunga e mette a nudo le solite disattenzioni difensive.
Prima bomber Kane, poi il solito Muller: il 2-0 spezza le gambe a una Lazio che nella ripresa prova a palleggiare ma con molta confusione e senza rendersi mai pericolosa. Il 3-0, ancora con Kane, chiude i giochi e lascia l’amaro in bocca e la spiacevole sensazione che forse il Bayern visto all’andata, ridotto persino in dieci, si sarebbe potuto provare a far almeno un gol in più per rendere il ritorno una battaglia meno impari. La stagione, a questo punto, rischia di prendere una bruttissima piega, visto il ritmo balbuziente in Serie A. La squadra di Tuchel, invece, nonostante le solite difficoltà del campionato, gioca da squadra, ci mette ritmo, non fa nulla di eccezionale ma con concretezza porta dalla sua parte la qualificazione: difficile citare i bavaresi tra le favorite, per quello che abbiamo visto quest’anno, ma allo stesso tempo è impossibile anche escludere i tedeschi, se sono quelli di stasera, dalla gran bagarre per alzare al cielo il trofeo più prestigioso.
LA PARTITA – La partita è quella che tutti si attendono: i padroni di casa ad attaccare, i biancocelesti a cercare di ripartire. E’ la squadra di Sarri che ha l’occasione più ghiotta con Immobile che impatta di testa al limite dell’area piccola, non trovando incredibilmente la porta. La legge più vecchia del gioco dal calcio, quel gol sbagliato gol subìto tanto famoso, si materializza anche all’Allianz Stadium: la firma è quella di Kane, con la complicità di Provedel, e il Bayern pareggia i conti dell’andata. Subito dopo Musiala avrebbe la chance per raddoppiare, sbagliando, ma nel primo e unico minuto di recupero concesso dall’arbitro, su calcio d’angolo, ecco il tiro di De Ligt che si trasforma nell’assist perfetto per l’altro colpo di testa vincente, stavolta di Muller, che vale il 2-0. La ripresa segue lo stesso copione, la Lazio non c’è, Guerreiro sfiora il tris che avrebbe chiuso definitivamente il match. E’ solo questione di tempo perché è ancora Kane, dopo la respinta di Provedel su conclusione di Sanè, a gonfiare la rete per il 3-0 che manda in archivio la partita prima ancora che Muller colpisca il palo. Finisce così l’esperienza nella massima rassegna continentale per la squadra di Sarri; serviva l’impresa, che dopo il successo dell’andata non sembrava impossibile, ma arriva l’ennesima batosta di una stagione che rischia, adesso, di essere più che deludente.