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Inaugurato il Palazzetto polifunzionale all’Acqua Acetosa, Malagò: “Siamo molto felici, si può sognare”

Giovanni Malagò
Giovanni Malagò - Foto Giancarlo Gobbi GMT CONI

Il Centro di Preparazione Olimpica ‘Giulio Onesti’ e lo sport italiano si arricchiscono di un nuovo palazzetto polifunzionale. La struttura è stata inaugurata oggi all’Acqua Acetosa, alla presenza del Presidente del CONI Giovanni Malagò, del Segretario Generale, Carlo Mornati, del Ministro per lo Sport e per i Giovani Andrea Abodi, e dei Vice Presidenti del CONI Silvia Salis e Claudia Giordani. Sono intervenuti, tra gli altri, il Capo del Dipartimento Sport Flavio Siniscalchi, il Presidente di Sport e Salute SPA Marco Mezzaroma, il membro onorario del CIO Franco Carraro, numerosi Presidenti federali e dirigenti del CONI, a partire dal Responsabile dei CPO, Alessio Palombi.

Il progetto architettonico sviluppato dall’ingegner Gustavo Gennari della Gennari e Conti Ingegneria è stato realizzato sotto la direzione dei lavori dell’ingegner Pietro Santoiemma dal Consorzio Stabile Rennova dell’Aquila (impresa mandante La Torre Costruzioni srl di Palombara Sabina). La struttura è dotata di un impianto fotovoltaico integrato che contribuisce alla gestione energetica ed è predisposta per il recupero delle acque piovane. Al suo interno spicca una palestra polivalente a tutt’altezza e un corpo più basso sui tre lati est, sud e ovest che ospita gli spogliatoi e altri spazi di supporto all’impianto.

Realizzato nell’area dell’ex galoppatoio, il palazzetto ha un’area di attività di dimensioni nette in pianta pari a 44×26 metri (foto Giancarlo Gobbi GMT), con un’altezza media di 12 metri che la rende idonea ad ospitare differenti discipline sportive come badminton e parabadminton, pallacanestro, basket 3×3, basket in carrozzina, pallavolo e sitting volley (con pavimentazione removibile), ginnastica (artistica, ritmica, trampolino elastico, acrobatica e aerobica), calcio a 5, handball, sport rotellistici (pattinaggio artistico e hockey pista), pugilato e discipline come judo lotta karate e arti marziali e con una parete dedicata all’arrampicata sportiva in allestimento all’esterno.

“Il piacere di essere qui è grande, non tanto e soltanto come ospite perché il mio ruolo non mi fa dimenticare il passato. Qui c’è parte della mia vita”, ha dichiarato Abodi. “Oggi la persona più felice di questa inaugurazione sarebbe proprio Giulio Onesti: sarebbe stato entusiasta di questa struttura, anzi l’avrebbe forse pensata lui. Un palazzetto polifunzionale, accessibile, con tutte le caratteristiche che deve avere una struttura moderna, predisposta ad un’intelligenza tecnologica ormai necessaria, efficiente dal punto di vista energetico”.

“Un’inaugurazione come questa è anche la consacrazione dello sport in costituzione”, ha proseguito il Ministro. “Tante discipline sportive troveranno posto in questo palazzetto, sarà un luogo di eccellenza della preparazione olimpica e paralimpica, un luogo di pratica sportiva. Grande merito al CONI, con il supporto da parte di Sport e Salute, una collaborazione di cui sono felice perché vedo pian piano consolidarsi”.

Soddisfatto Malagò: “Siamo molto contenti, molto felici. Non dico che viviamo per questo, ma è uno di quei momenti che ci ricompensano del lavoro. La nascita di un impianto consente di viaggiare con la testa, fantasticare, sognare. È impossibile fare sport a tutti i livelli se non c’è una casa. E simbolicamente è molto importante che questa casa sia nel Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti”.

“È una storia travagliata, tipicamente italiana. Questa struttura è stata immaginata e pensata da CONI Servizi, poi l’interregno di Sport e Salute, nel frattempo ci sono stati Covid e guerra, i costi sono aumentati, i budget rivisti. Non voglio fare davvero alcuna polemica, ma questo palazzetto è stato terreno di uno scontro formidabile tra me e il governo precedente: ringrazio il ministro Abodi, inizialmente non mi seguiva su questo argomento, ma quando è troppo è troppo. Al mondo dello sport sono stati riservati appena 700 milioni dei fondi dei 209 miliardi previsti per l’Italia dal PNRR, peraltro distribuiti in modo scellerato: moltissimi degli impianti in costruzione sono in grande difficoltà perché i fondi non sono sufficienti. Il colmo, poi, è non aver dato neanche un centesimo al CONI, che rappresenta lo Stato Italiano, un ente no profit che sta costruendo un palazzetto come questo. Una cosa scientifica, cattiva, sbagliata. Un’assurdità”.

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