Delle dodici vittorie consecutive alle Canarie tra 2023 e 2024, quella ottenuta contro Mitchell Krueger al secondo turno del Tenerife Challenger 3 è la più bella. Parola di Matteo Gigante, già due volte campione degli eventi organizzati sull’isola da MEF Tennis Events. Dopo la prova perfetta nell’esordio con Dennis Novak, il tennista romano ha giocato una partita profondamente diversa contro Krueger. Il giocatore a stelle e strisce è stato autore di un grande match contro un Gigante inizialmente in difficoltà, ma capace di ribaltare in 2 ore e 31 minuti con il punteggio di 4-6 6-3 7-6(4). Avanza ai quarti di finale anche lo spagnolo Alejandro Moro Canas, autore di un 6-4 6-7(5) 6-3 ai danni del semifinalista della scorsa settimana Jules Marie.
Gigante rimonta in extremis – “Finora è stata una delle migliori partite della mia vita. All’inizio ero un po’ arrabbiato e teso, nel secondo set ho salvato palle break per evitare il 5-3 e sono ripartito. Onestamente non pensavo sarei rimasto in corsa nel torneo”. Felice quanto distrutto dalla stanchezza, Matteo Gigante sceglie di parlare in italiano dopo la vittoria su Mitchell Krueger. Al di là della barriera linguistica il pubblico di Tenerife dedica una standing ovation al tennista romano, entrato nei loro cuori vittoria dopo vittoria. “Ringrazio il mio team, che ha avuto un ruolo ancora più importante oggi – le parole di Gigante per coach Marco Gulisano, il tecnico FITP Gabrio Castrichella e il fisioterapista della FITP Giacomo Remondina -. In avvio loro erano molto più carichi di me e quando ho cambiato rotta ho pensato di voler vincere per loro. Adesso sarà importante recuperare in vista di venerdì”. Superato questo scoglio l’azzurro avrà un giorno di riposo prima del quarto di finale contro il qualificato iberico Alejandro Moro Canas.
Damm ai quarti di finale – Per la seconda settimana consecutiva Martin Damm arriva ai quarti di finale del Tenerife Challenger. L’ex numero 3 del mondo under 18, attualmente numero 209 ATP, dopo l’esordio vincente su Bonadio ha sconfitto la quarta testa di serie Filip Misolic per 4-6 6-3 7-5: “I campi sono abbastanza lenti per i miei gusti, ma sto dando il mio massimo e sta andando bene. L’avversario di oggi era veramente tosto su questa superficie e questo avvalora la vittoria. Tenerife mi ricorda la Florida, il caldo e l’oceano mi fanno sentire a casa”. Il classe 2003 di Bradenton sviluppa il suo gioco partendo da un servizio formidabile, ma sempre di più si sta adattando a lottare anche nello scambio da fondocampo. Il tempo è naturalmente dalla sua parte, con la consapevolezza di non poter usare coetanei del livello di Alcaraz e Rune come metro di paragone: “Il tennis professionistico è impegnativo ad ogni livello, non conta quanto tu sia stato forte da under 18. Sono contento del lavoro che sto facendo e di come sono maturato come persona. Obiettivo? Naturalmente vorrei entrare nei primi 100, ma la priorità è essere felice e stare bene. Sarebbe un bel tris per il mio 2024”.