Passare in svantaggio immeritatamente, colpire quattro pali (diciassette in stagione, più di tutti) e sbagliare un rigore (il terzo in campionato, seconda peggiore in campionato). La fretta in questi casi rischia spesso di tramutarsi in cattiva consigliera, ma la Fiorentina di Vincenzo Italiano sa ascoltare solo i consigli del suo allenatore e nella vittoria per 2-1 contro la Lazio ha saputo offrire una prestazione unica in questa stagione italiana. A differenza dell’Inter, la squadra viola non è ‘cannibale’, ma come i nerazzurri ha una lucidità impressionante nel riuscire a non scomporsi nei momenti chiave della partita, seguendo con pazienza il copione preparato. Del resto lo dicono i numeri di ieri fatti registrare da una Fiorentina super offensiva, con i ‘leggeri’ Arthur e Bonaventura come unici argini a protezione della difesa viola (orfana di Martinez Quarta). Nonostante la poca densità in mezzo al campo, gli uomini di Italiano non hanno concesso tiri da fuori area alla Lazio, che ha calciato nello specchio della porta una sola volta (in occasione del gol di Luis Alberto). Non era scontato. Le due squadre si sono presentate all’appuntamento del Franchi con il quarto posto condiviso nella classifica di reti segnate in Serie A al termine di azioni manovrate (composte da almeno 10 passaggi di fila): quattro per entrambe, meno solo di Inter (otto), Torino (cinque) e Roma (cinque).
Eppure è stata la Fiorentina ad avere in mano il controllo del gioco sfruttando una prestazione da 7 di quasi tutti i suoi interpreti offensivi. Nico Gonzalez ha sbagliato il rigore, ma è stato quello che più di tutti ha avuto il coraggio di forzare dribbling (4 riusciti, più di tutti) e giocate, proprio come Lucas Beltran, mentre Belotti si è regalato la sua miglior prestazione stagionale con sponde, difese del pallone e spunti individuali. Prova da incorniciare anche per Bonaventura, che spicca come il calciatore con il maggior numero di passaggi completati a ridosso dell’area biancoceleste. Più nel dettaglio, la Fiorentina ha surclassato la Lazio per passaggi riusciti nella trequarti (83 contro 42), riuscendo più volte a palleggiare con successo tra le linee biancocelesti. Il tutto dopo aver sbagliato una quantità incredibile di occasioni, colpito quattro legni e sbagliato un rigore. Tante squadre avrebbero perso lucidità, non la Fiorentina. La formazione di Italiano ha la calma tipica delle rose che hanno idee chiare e fiducia nel proprio gioco. Lo dimostrano anche i dati legati al coinvolgimento dei vari calciatori: Michael Kayode è diventato il 16° marcatore diverso a segno per la Fiorentina in questo campionato e nessuna squadra ne conta tanti quanti la Viola nella Serie A attuale. Ora c’è un 2024 iniziato male da sistemare, con tre competizioni da giocare e un allenatore da blindare.