Questa mattina sono state annunciate le nomination della 25esima edizione dei Laureus World Sports Awards, gli Oscar dello sport, presso la storica Casa de Correos di Madrid, sede della presidenza della Comunità di Madrid, alla presenza dei rappresentanti degli Awards Host Partners, tra cui la Presidente della Regione di Madrid, Isabel Díaz Ayuso, e il Sindaco di Madrid, José Luis Martínez-Almeida e di leggende dello sport mondiale e membri della Laureus Academy come Luís Figo, Ruud Gullit, Nawal El Moutawakel e Alessandro Del Piero. Tutti i candidati sono stati selezionati in seguito alla votazione effettuata da oltre 1300 giornalisti di tutto il mondo. I vincitori dei Laureus World Sports Awards saranno annunciati il prossimo 22 aprile, a Madrid, al termine delle votazioni di una giuria composta da 69 leggende dello sport.
Lionel Messi, dominatore assoluto a Parigi l’anno scorso, è nuovamente in lizza per il “Laureus World Sportsman of the Year Award” (“Sportivo dell’anno”), dopo aver vinto il suo ottavo Pallone d’Oro e aver trascinato l’Inter Miami alla vittoria della League Cup della Concacaf. A contendergli il titolo saranno: Novak Djokovic (già quattro volte vincitore di questo premio), il quale ha trionfato nel 2023 a Melbourne, New York e Parigi, conquistando inoltre 24 titoli major ed eguagliando così il record di Margaret Smith Court; Max Verstappen, (vincitore di questo premio nel 2022) che lo scorso anno ha stabilito il nuovo record di dieci vittorie consecutive, vincendo ben 19 Gran Premi nell’arco di tutta la stagione e diventando il quinto pilota di Formula 1 a conquistare per tre volte il titolo mondiale; Mondo Duplantis, che ha vinto il suo secondo titolo mondiale ed ha migliorato il suo record mondiale di salto con l’asta in due occasioni; Noah Lyles, medaglia d’oro ai Mondiali di atletica leggera a Budapest nei 100m, 200m e staffetta 4x100m, impresa che era riuscita l’ultima volta a Usain Bolt nel 2015; e Erling Haaland, che ha segnato nel 2023 ben 52 gol che hanno aiutato il Manchester City a conquistare il treble vincendo Champions League, Premier League ed FA Cup.
Saranno invece sei le candidate al premio “Laureus World Sportswoman of the Year” (“Sportiva dell’anno”), di cui ben tre sono state protagoniste ai Campionati Mondiali di atletica leggera di Budapest: Faith Kipyegon (Kenya) che è diventata la prima donna a vincere sui 1.500 e 5.000 metri, Sha’Carri Richardson, che da rookie mondiale si è imposta sui 100metri, bissando poi la medaglia d’oro anche nella staffetta 4x100m e Shericka Jackson che ha vinto i 200m con il tempo di 21’’41′, a soli sette centesimi dal record dei 200m di Florence Griffith-Joyner che dura da ben 35 anni. Tra le altre spiccano: la polacca Iga Swiatek vincitrice del suo terzo titolo agli Open di Francia e numero uno in classifica mondiale con la vittoria alle finali Wta di Cancun, la spagnola Aitana Bonmatí, la quale in 365 giorni ha vinto la Coppa del Mondo con la Spagna, la Champions League, La Liga con il Barcellona ed anche il Pallone d’Oro e Mikaela Shiffrin, che ha superato il record storico di 86 vittorie in Coppa del Mondo stabilito da Ingemar Stenmark e vinto il suo settimo oro mondiale nello slalom gigante.
In lizza per il premio “Laureus World Team of the Year Award” (Squadra dell’anno) ci sono, invece, la Nazionale di calcio femminile spagnola, che ha vinto la sua prima Coppa del Mondo, sconfiggendo in finale l’Inghilterra; la Nazionale tedesca di basket maschile dell’Mvp del torneo e star NBA Dennis Schröder, che ai Mondiali ha prima sconfitto gli Stati Uniti in semifinale e poi la Serbia in finale; il Manchester City, che ha conquistato il triplete, vincendo la Champions League, la Premier League e la FA Cup; gli Springboks, che hanno vinto la loro quarta coppa del Mondo di rugby, sconfiggendo di un solo punto la Nuova Zelanda in una finale storica; la Oracle Red Bull Racing, che ha sfiorato la perfezione, vincendo con le sue due monoposto tutti i Gran Premi di Formula 1, tranne uno, e che ha conquistato il suo secondo titolo costruttori; la squadra Europe Ryder Cup, che ha vinto il prestigioso trofeo a Roma, superando per 16 ½ a 11 ½ il team Usa.
A tenere alto il tricolore sarà il 23enne nuotatore paralimpico Simone Barlaam, candidato nella categoria ”Laureus Sportsperson of the Year with a Disability Award” (”Sportivo con disabilità”). A decretare i nominati in questa speciale categoria, oltre al Laureus Global Media Panel, sarà decisivo anche il voto del Comitato Paralimpico Internazionale. Simone è nato con una gamba destra che non si è sviluppata correttamente ed è stato operato 13 volte ma, nonostante questo, ha riscoperto l’amore per il nuoto e nel 2023 ha raggiunto risultati eccezionali, vincendo 6 medaglie d’oro ai Campionati del Mondo di nuoto paralimpico a Manchester. A conferma del suo dominio assoluto in piscina, Simone ha vinto i 50, 100 e 400 metri stile libero nella categoria S9, i 100 metri farfalla S9, i 100 dorso S9 e la staffetta mista 4×100 metri stile libero, battendo anche il record mondiale dei 50 metri stile libero con il tempo di 23’’96, diventando così il primo nuotatore a scendere sotto la soglia dei 24 secondi. Barlaam dovrà superare la concorrenza di Danylo Chufarov, nuotatore paralimpico ucraino, Diede de Groot, super star olandese del tennis su sedia a rotelle, Luca Ekler, velocista paralimpico e saltatore in lungo ungherese, Nicole Murray, ciclista paralimpico neozelandese, e Markus Rehm, saltatore paralimpico in lungo tedesco.
A sostegno delle candidature di Simone Barlaam e Danylo Chufarov è intervenuto Mark Spitz, membro della Laureus World Sports Academy: “Mi congratulo con Simone e Danylo per le loro nomination. È fantastico vederli in lizza per un premio così prestigioso. Entrambi hanno dovuto attraversare momenti davvero difficili per arrivare dove sono oggi. Ogni anno, quando leggo l’elenco dei risultati raggiunti dai sei candidati in questa particolare categoria, mi rendo conto che si può tranquillamente sostenere che tutti siano già dei potenziali vincitori. Hanno tutti la mia stima e la mia ammirazione”.
A tenere alto l’orgoglio del nostro Paese c’è anche “Obiettivo Napoli”, il progetto in nomination nella categoria “Laureus Sport for Good Award”. In questa speciale categoria si premiano individui o organizzazioni che utilizzano lo sport come strumento terapeutico per migliorare le vite dei bambini e dei giovani. ”Obiettivo Napoli”, in particolare, è un progetto multidisciplinare, che coinvolge 100 ragazzi e ragazze, supportati da 15 allenatori ed educatori, che hanno come obiettivo di contrastare la violenza, la disuguaglianza e la discriminazione. Attraverso lo sport questo progetto ha ottenuto successi significativi nella costruzione di una comunità più sicura, più giusta e più inclusiva proponendo calcio, basket, pallavolo e taekwondo, come attività di gruppo che favoriscono lo sviluppo di life skills, lavoro di squadra, disciplina e comunicazione.