Tra gli artefici dell’ascesa di Jasmine Paolini, che grazie al titolo Wta 1000 conquistato a Dubai è salita al numero 14 del ranking, non c’è solo il suo tecnico Renzo Furlan, ma anche Danilo Pizzorno e la sua video-analisi. In un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, Pizzorno – consulente della FITP nonché re dello slow motion – ha raccontato il modo in cui è maturato il successo dell’azzurra in Medio Oriente: “Questa vittoria è frutto di un lungo lavoro che ha raggiunto il suo culmine a Dubai. Tutti vi hanno contribuito, dal suo allenatore Furlan al preparatore fisico Bracaglia, passando per la video-analisi e il mental coaching. Jasmine è stata coerente e ha avuto fiducia in tutto il team“.
“I grandi risultati sono arrivato dal Mille di Cincinnati dello scorso anno, ma a mio avviso la svolta è stata Roma. Jasmine era un po’ in crisi ma a partire dalla vittoria su Wang ha iniziato a prendere consapevolezza dei suoi mezzi. E’ stata lungimirante e si è fidata del progetto che Furlan aveva pensato per lei, credendo nelle idee del suo allenatore nonostante i risultati non entusiasmanti e accettando di modificare vari aspetti del suo tennis – ha proseguito Pizzorno – Il lavoro principale Jasmine lo ha dovuto fare su se stessa. Pensava di non poter giocare bene sul cemento e sull’erba e invece ha vinto il suo primo titolo WTA proprio sul veloce. Una volta ci chiese: ‘come faccio a rispondere sul cemento a ragazze così potenti se sono piccola?’. Poi, con il lavoro, c’è riuscita“.
Pizzorno ha poi parlato del percorso di crescita di Paolini, chiamata adesso a confermare questa nuova classifica: “Jasmine ha migliorato tanto la seconda di servizio, oltre ad aver fatto progressi dal punto di vista atletico e per quanto riguarda la risposta. Il prossimo step sarà quello di far crescere la prima di servizio. Nonostante una non grande statura, può far leva sulla precisione“.