Jasmine Paolini abbiamo imparato a conoscerla in questi anni sul circuito Wta. Tanto tennis esce dalle corde della sua racchetta, ma anche altrettanta determinazione, voglia e spirito di sacrificio dalla sua testa. E il successo più importante della sua carriera non poteva che arrivare con un suo marchio distintivo, la rimonta dopo essersi trovata in grande difficoltà e non troppo lontana dalla sconfitta. Dove d’altronde si era trovata anche domenica scorsa, quasi fuori al primo turno nel match contro la brasiliana Beatriz Haddad Maia. E invece, flash forward da quel match ripreso con le unghie e con i denti a sei giorni dopo ed ecco che per Jasmine a Dubai arriva uno storico successo con il punteggio di 4-6 7-5 7-5 nonostante una situazione semi-disperata da recuperare sia nella seconda che nella terza frazione, con Anna Kalinskaya che ha anche servito per il match sul 5-4 al terzo.
La 28enne allieva di Renzo Furlan dopo essere stata in balia della sua avversaria – come già era accaduto nel corso della settimana a due top-10 come Ostapenko e Gauff e alla numero uno Swiatek – per lunghi tratti della partita, riesce a venirne a capo nel finale e si prende una meritata rivincita del match di ottavi giocato agli Australian Open un mese fa. Secondo titolo della carriera (ma di ben altra importanza rispetto al 250 di Portoroz) e sopratutto quei 1000 punti che si traducono in un nuovo best ranking che fa un po’ venire le vertigini: Jasmine sarà n°14 del mondo a partire da lunedì.
PRIMO SET – Avvio contratto da parte di Jasmine nei primi minuti, con tre errori di dritto nel game d’apertura che le costano il break. Kalinskaya invece sembra non patire la tensione del momento e pare in palla nei primi scambi, sempre in controllo e con il pallino del gioco in mano. La russa sale 2-0, ma finalmente anche l’azzurra riesce ad entrare in partita e con un parziale di otto punti a due si riprende il break che vale il 2-2. Kalinskaya non subisce il contraccolpo e nel quinto gioco torna a colpire bene, a comandare e a prendersi un altro break a trenta, ma nel momento in cui deve consolidare il vantaggio dal 30-0 inizia di nuovo a sbagliare qualcosa e perdendo quattro punti di fila permette a Jasmine di impattare sul 3-3.
Con il passare dei minuti l’allieva di Renzo Furlan pare riuscire a gestire meglio le palle che arrivano dall’altro lato della rete, i punti si allungano e arriva il sorpasso che vale il 4-3. Il set, però, continua a vivere di parziali e soprattutto la sensazione è che dipenda tutto o quasi dalla russa, che tiene il servizio facilmente sfruttando anche le palle nuove per il 4-4 e nel game successivo sfrutta qualche errore di troppo di Jasmine per salire 5-4 e andare a servire per il set. Non trema la 25enne di Mosca, che trova un altro game di buone prime e con il dritto poi comanda gli scambi: dopo 35′ di partita è 6-4.
SECONDO SET – La musica non cambia affatto al ritorno in campo. Kalinskaya infila un vincente di seguito all’altro, ottiene il break in apertura e tenendo la battuta vince poi il suo quinto game di fila. Paolini riesce a sbloccarsi tenendo a trenta il terzo gioco ed è brav in questa fase del match a restare in scia a una giocatrice che pare avere una marcia in più, sperando in qualche passaggio a vuoto come accduto nella fase centrale del primo set. E così è, con Kalinskaya che nel sesto gioco perde il break di vantaggio e improvvisamente si ritrova poi sotto 4-3. Entrambe tengono i rispettivi turni di servizio verso il 5-4, quando Jasmine si ritrova 0-30 e a due punti dal set. Kalinskaya però non trema e va a prendersi il game con disinvoltura grazie a quattro punti filati: siamo 5-5. La nostra portacolori non si disunisce e si assicura il tie-break, di cui però non c’è bisogno. Kalinskaya va di nuovo sotto 0-30 nell’undicesimo game e stavolta il miracolo non le riesce: con il rovescio incrociato Jasmine va a prendersi il break e il set per 7-5.
TERZO SET – Come già accaduto nei primi due parziali, l’inizio è in salita con un break subito nel primo game da parte dell’azzurra. In quest’occasione, però, il controbreak è immediato per l’1-1. Kalinskaya mette a segno un nuovo allungo strappando il servizio nel terzo gioco a Paolini, che prova a restare in scia sperando in un’altra chance. Questa arriva sul 5-4, quando la russa è chiamata a servire per il match e per il titolo. Non regge la pressione del momento l’avversaria, che improvvisamente inizia a commettere un errore dietro l’altro. Jasmine non solo compie l’aggiancio sul 5-5, ma consapevole del momento non manca l’occasione e con tre games di fila, dopo l’ennesimo errore non forzato della moscovita, può finalmente urlare al cielo tutta la sua gioia.