Champions League

La mossa anti-Inter di Simeone: il tuttocampista Marcos Llorente in coppia con Griezmann

Marcos Llorente
Marcos Llorente, Atletico Madrid - Foto LiveMedia/Irina R Hipolito/DPPI

Non tutti i mali vengono per nuocere. Diego Simeone, maestro del problem solving, lo sa benissimo. L’infortunio di Alvaro Morata gli ha permesso di sperimentare e trovare nuove soluzioni utili in un momento delicato della stagione dell’Atletico Madrid. I colchoneros, avversari stasera dell’Inter a San Siro nell’andata degli ottavi di finale di Champions League, hanno battuto 5-0 il Las Palmas nell’ultimo turno di Liga con una formazione tutta nuova, tra scelte obbligate e turn over. Migliore in campo è stato Marcos Llorente, vero uomo simbolo dell’Atletico trasformista e pragmatico di Simeone. L’ex Real Madrid, da tempo idolo dei tifosi dell’Atletico, non ha ruoli, nel senso che li fa tutti e bene. Il classe 1995 ha segnato una doppietta nei primi venti minuti giocando da seconda punta al fianco di Correa, mentre Griezmann è rimasto a riposo per novanta minuti. Martedì contro i nerazzurri dovrebbe toccare proprio al francese e a Llorente, con Depay, Correa e Morata (recuperato in extremis e convocato) in panchina. L’intelligenza tattica ha permesso al 28enne in passato di giocare come difensore centrale, terzino, quinto a tutta fascia, mediano e mezzala e appunto seconda punta. Un tuttocampista che da attaccante sa segnare e far segnare (nel 2020-21 chiuse la stagione con 12 gol e 11 assist), ma che offre anche un lavoro importante in fase di pressione e copertura.

La carriera di Llorente è cambiata nel 2019, quando è approdato all’Atletico sotto la guida di Simeone per sostituire Rodri. O almeno quella era l’intenzione originale, visto che nel corso degli anni è stato impiegato in ogni settore di campo. Spesso i calciatori fin troppo versatili tendono a smarrirsi nella crisi d’identità, ma non è il caso di Llorente, che continua ad essere il fedelissimo del Cholo pur partendo dietro nelle gerarchie di inizio stagione. È lui uno degli elementi più pericolosi a San Siro perché è imprevedibile, aggressivo in fase di pressione e mina vagante in zona gol. Per il resto sono pochi i dubbi di formazione per Simeone. Molina e Reinildo agiranno sulle fasce. In difesa Witsel, Giménez, Hermoso. Poi Koke, De Paul, Saúl. Altri muscoli e polmoni, uniti alla qualità dell’ex Udinese, per una squadra che sembra intenzionata ad aggredire alta l’Inter. L’Atlético ha già segnato 17 reti nelle sei partite della fase a gironi in quello che è il secondo miglior dato realizzativo dei Rojiblancos in Champions League. Un avviso per l’Inter, che non affronta i colchoneros da un’amichevole dell’agosto 2018 nel torneo americano ‘International Champions Cup’. Marcos Llorente giocava ancora con il Real Madrid, mentre quella sfida fu decisa dal gol di un attaccante argentino che pochi mesi prima aveva svolto le visite mediche con l’Atletico, per poi convincersi a sposare il progetto nerazzurro: Lautaro Martinez.

SportFace