Serie A

Giuseppe Bruscolotti a ‘Legends – Ci vediamo a Napoli’: “Uno come Osimhen sveglia chi sta dormendo”

Legends - Ci vediamo a Napoli - Foto Alfredo Russo
Legends - Ci vediamo a Napoli - Foto Alfredo Russo

Il presente e il futuro di Victor Osimhen e Piotr Zielinski, la corsa Champions, i prossimi impegni e naturalmente i soliti affascinanti aneddoti storici dei grandi del passato. Sono questi i temi principali della prima puntata della seconda stagione di “Legends – Ci vediamo a Napoli”, il programma nato da un’idea di Antonio Palmieri e prodotto dalla Media Company Nexting e da Sportface, in onda tutti i mercoledì su Sportitalia, Napoflix e Sportface TV (tv.sportface.it). In conduzione Jolanda De Rienzo, supportata da Alessandro Renica e Raffaele Di Fusco, storiche icone della squadra partenopea. Ospiti Giuseppe ‘Palo ‘e Fierro’ Bruscolotti (secondo calciatore con più presenze nella storia del Napoli) e Pino ‘Batman’ Taglialatela (miglior portiere pararigori di ogni epoca in Serie A).

I racconti sono entusiasmanti. “Quando iniziai a frequentare lo spogliatoio, Maradona mi adottò – ricorda Taglialatela –. Una volta gli dissi quanto guadagnavo: eravamo a tavola, lui si infuriò con Moggi. Dopo l’allenamento successivo fui convocato nell’ufficio del direttore: temevo di essere cacciato, invece mi fece firmare un nuovo contratto triplicandomi l’ingaggio per quello e i successivi tre anni a salire. Diego si è sempre speso per i più giovani”. E sul Napoli di oggi: “Bisogna lavorare sulla testa di Osimhen perché ci sono troppe voci di mercato attorno a lui. Anche se solo per pochi mesi, Osimhen deve tornare a fare Osimhen. Zielinski all’Inter? De Laurentiis ha perso tanti giocatori a parametro zero lasciandoseli soffiare da altri club. Anche Meret sembra orientato a seguire la stessa strada. E allora mi chiedo: perché il Napoli fa così, sprecando denaro mentre le altre fanno gli affari? Non credo che sia una buona gestione della società. L’anno scorso si è vinto lo scudetto ma sono stati commessi errori e si è partiti in ritardo in vista di questa stagione. Bisognava accorgersi subito di cosa stava succedendo con gli addii di Spalletti e Giuntoli. Una società che lavora molto bene in questo senso è l’Atalanta, basta vedere come hanno trasformato De Ketelaere”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Bruscolotti: “Osimhen è già andato via, però è un leader. Al di là delle sue qualità offensive, si sacrifica sempre e si carica la squadra sulle spalle trascinando i compagni. Avere in campo uno che si dà da fare come lui sveglia anche chi sta dormendo. Sarà la medicina del Napoli al suo ritorno. Zielinski? Lui viene escluso dalla lista Champions perché andrà via a fine stagione, mentre Osimhen non riceve lo stesso trattamento pur sapendo che l’anno prossimo non giocherà nel Napoli. Non è una situazione nuova quella di Zielinski, capitò anche a Zuniga. La verità è che oggi una società può perdere un calciatore a parametro zero, ma non ci si comporta così: la società ha sbagliato”.

I problemi sono evidenti, ma Renica non perde la fiducia: “Penso che il Napoli possa ancora arrivare quarto. Mi ricorda un po’ la stagione di Gattuso, con il girone d’andata terminato malissimo e quello di ritorno in cui, dopo una clamorosa rimonta, solo all’ultima giornata fu persa la Champions. Anche allora gli attaccanti forti erano infortunati. Mazzarri? Le colpe sono sue fino a un certo punto. Tra le tante pecche della gestione di quest’anno c’è la scelta del momento in cui far subentrare il nuovo allenatore. Dopo l’Atalanta, Mazzarri si è visto contro Inter, Juventus e Real Madrid. Guardiamo, ad esempio, la differenza con la Roma, che ha sostituito Mourinho con De Rossi dopo aver studiato il calendario. Il nuovo tecnico è arrivato e ha affrontato Salernitana, Verona e Cagliari. Gare che gli hanno tolto pressione, al contrario di quanto successo a Mazzarri”.

“Nella corsa al quarto posto il giocatore più impressionante è Zirkzee del Bologna – aggiunge Di Fusco –, ma non è detto che sia già adatto a un top club. Per esempio Vlahovic ha mostrato come le pressioni possano far calare il rendimento di un giocatore forte. Il problema del Napoli è che deve fare la corsa su troppe squadre: sarà molto complesso qualificarsi in Champions. In ogni caso, la squadra ha assoluto bisogno del ritorno di Osimhen, fondamentale al di là dei gol. Abbiamo visto le difficoltà in campo di Simeone nel tenere palla, nonostante oggi il Napoli verticalizzi di più rispetto al passato. Mai come in questo momento, Victor è fondamentale. Il suo futuro? Io credo che il rinnovo voglia dire che andrà via in estate. Partirà anche Zielinski, promesso sposo dell’Inter, che tutti stanno criticando: io credo che, invece, andrebbe ringraziato per quanto fatto nella sua avventura con il Napoli”. “Legends – Ci vediamo a Napoli” va

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