Una vittoria per scacciare via le nubi e riportare quel vento che aveva spinto la Lazio fino a sperare di poter conquistare ancora una volta un piazzamento che potesse valere l’Europa dei grandi. Assente per squalifica Rovella e Zaccagni ancora ai box, ma la Lazio di Sarri contro il Cagliari deve per forza tornare a vincere. Ne è consapevole anche il tecnico biancoceleste che, con la squadra di Ranieri, è deciso a riprendere la marcia interrotta contro l’Atalanta dopo due turni senza vittorie.
Per questo la sfida in terra sarda rappresenta lo spartiacque tra la prosecuzione di un sogno chiamato Champions League e l’apertura ufficiale di una crisi che, dopo gli striscioni dei tifosi post Bergamo, potrebbe aprire scenari fin qui nemmeno considerati. Negli ultimi giorni la Lazio ha cercato di isolarsi nel proprio quartier generale cercando di recuperare gli uomini chiave, a partire da Ciro Immobile, pronto a prendersi di nuovo la maglia da titolare al centro dell’attacco per proseguire sulla scia della rete all’Atalanta, seppur su rigore, con ai suoi fianchi Isaksen da una parte – anche se l’idea Pedro stuzzica Sarri – e Felipe Anderson dall’altra.
Con Rovella squalificato è scontata la presenza di Cataldi in cabina di regia con Guendouzi e Luis Alberto, con lo spagnolo che, nonostante il periodo di forma non esaltante, è ancora favorito nell’ormai consueto ballottaggio con Vecino. In difesa, invece, sarà ancora Gila-Romagnoli la coppia centrale ma Patric sarà in panchina, segno che il problema alla spalla sta rientrando. A completare il reparto, poi, tutto aperto con Hysaj e Lazzari leggermente favoriti su Marusic-Pellegrini. Serve una vittoria, nessun calcolo nonostante il Bayern Monaco all’orizzonte e la paura di essere con la testa già alla sfida contro i tedeschi: anche questo chiede Sarri, una prova di maturità prima della notte che può riaccendere l’amore.