“Si sono persi anni pensando più a interessi politici che alle esigenze di uno sport e di un’industria, quella del calcio, che è una delle più importanti del paese”. A dirlo è Barbara Berlusconi in un’intervista all’ANSA, soffermandosi sul tema dello stadio a Milano. “Molti, sbagliando, pensano che il calcio generi risorse solo per gli stipendi milionari dei giocatori. Invece – sottolinea l’ex amministratore delegato del Milan, oggi ad della holding H 14 – il calcio garantisce un reddito, direttamente o indirettamente, a migliaia di persone. Senza nuove entrate a bilancio, invece, si rischiano di perdere non solo qualche top player, ma molti posti di lavoro perché i club non riusciranno più a far fronte alle spese. È un comparto economico in grado di coinvolgere 12 diversi settori merceologici nella sua catena di attivazione di valore, con un impatto indiretto e indotto sul Pil italiano pari a 10,2 miliardi di euro e oltre 112.000 posti di lavoro attivati”. Secondo la figlia di Silvio Berlusconi, “scaricare tutto solo sull’amministrazione comunale di Milano è riduttivo e in parte strumentale. Il tema – continua – è generale e riguarda il sistema Paese e la sua volontà di non decidere, di non migliorare le strutture. La burocrazia e leggi inadeguate bloccano la modernizzazione del calcio”.
Barbara Berlusconi: “Stadi? Burocrazia e leggi inadeguate bloccano la modernizzazione”
Stadio Meazza San Siro - Foto LiveMedia/Gianluca Ricci