In casa Inter sta per scadere il finanziamento concesso da Oaktree Capital alla famiglia Zhang tre anni fa, e garantito dal pegno sulla catena di controllo dei nerazzurri. Come scrive il Corriere dello Sport, nel caso in cui il debito non dovesse essere rimborsato o rifinanziato, Oaktree azionerà il pegno e acquisterà la quasi totalità del club. Negli ultimi giorni è rimbalzata la notizia sulla quota del 31% che il fondo con base a Hong Kong LionRock Capital aveva acquistato nel 2019 da Thohir. Tutto in accordo con Suning, retroscena mai pubblicizzato ma emerso successivamente: tra le due parti vige un diritto di acquisto per 167 milioni più interessi da parte di Suning, e dall’altra parte un diritto di vendita agli stessi. In questi casi, la compresenza di due diritti speculari configura la certezza del passaggio di quote alla data stabilita perché uno dei due contraenti avrà necessariamente convenienza a esercitare l’opzione.
La presenza dell’accordo ha sempre suggerito che la quota di LionRock fosse in realtà di Suning, a maggior ragione considerando che a corroborare l’impegno a riacquistare le quote di LionRock c’è una garanzia personale di Zhang Jindong, padre di Steven. Ad avvalorare la tesi contribuisce il fatto che l’intero pacchetto azionario delle holding che controllano l’Inter è in pegno a Oaktree. Sarebbe dunque strana la concessione di un pegno sulle proprie quote senza contropartita da parte di LionRock, a meno che il beneficiario reale ed effettivo delle stesse non fosse proprio Suning. A complicare il quadro emerge un altro dettaglio, cioè che il diritto di LionRock di vendere la quota è scaduto da tre mesi, mentre quello di Suning di comprare è scaduto da cinque giorni. Non è chiara però ad oggi quale sia la situazione, e servirà attendere qualche mese per avere qualche notizia in più.