Serie A

Manovra stipendi, legale Agnelli: “Condanna senza accertamenti”. Avvocato Figc: “Decisione su elementi fattuali”

Andrea Agnelli
Andrea Agnelli - Foto LiveMedia/Reporter Torino

“Come può una pronuncia affermare una violazione tecnico contabile senza i dovuti accertamenti? Non c’è stata da parte della procura federale, del tribunale e della corte”. Sono queste le parole dell’avvocato di Andrea Agnelli, Davide Sangiorgio, durante l’udienza presso il Collegio di Garanzia in merito al ricorso dell’ex presidente della Juventus per il caso “Manovra stipendi” per il quale è stato condannato a 16 mesi di inibizione, poi ridotti a 10 dalla Corte d’appello federale. “La corte fa riferimento esclusivo all’articolo 2423 bis del codice civile, non a norme di principio contabile. Ma il 2423 bis è una norma generica. Quindi come faccio a dire se un onere è di competenza di un determinato esercizio o dell’altro, questo l’articolo citato non lo dice. Non lo disciplina. Quello che è mancato a supporto della decisione è stato l’accertamento di base”, ha poi concluso.

Per la parte resistente, replica l’avvocato della Figc, Giancarlo Viglione, sottolineando come “la Corte d’Appello fonda la decisione su elementi fattuali. Inoltre il ricorso mosso è secondo noi inammissibile”. Poi ricorda la conclusione per gli altri dirigenti bianconeri indagati nel caso “manovra stipendi”. “Gli altri soggetti cosa fanno? Patteggiano. Ed è evidente che non devo ricordare a nessuno che il patteggiamento non è una condanna. Ma resta comunque un fatto significativo”.

“La memoria presentata dalla Figc è per noi condivisibile, dunque la nostra posizione è di ritenere il respingimento del ricorso”, sono invece le parole di Ugo Taucer, procuratore nazionale dello sport, nel corso dell’udienza per il ricorso presentato da Andrea Agnelli.

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