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Australian Open 2024, Andreeva: “Pensare alla classifica? Ho 16 anni, penso solo a migliorare”

Mirra Andreeva
Mirra Andreeva - Foto CHINE NOUVELLE/SIPA/2401170909

Mirra Andreeva brilla nel secondo turno degli Australian Open, vincendo su Ons Jabeur in poco meno di un’ora di gioco e trovando la prima vittoria contro una Top 10. La giovane russa di soli sedici anni parla in conferenza stampa del successo: “Sono molto contenta di aver giocato contro Ons, ovviamente. Era uno dei miei sogni giocare contro di lei, adoro il suo modo di giocare. Come ho detto prima, è una fonte d’ispirazione per me, il suo modo di comportarsi dentro e fuori dal campo è molto bello, quindi questa vittoria significa molto. E’ molto prezioso vincere questa partita. Sono emozionatissima, dopo la partita si è avvicinata e mi ha augurato buona fortuna, non dimenticherò mai quel gesto. Adesso so com’è e so che non cambia, è quello che mi piace di più. Direi che questa vittoria è la migliore combinazione per livello di tennis e per la posizione nel ranking del mio rivale. Non mi aspettavo di giocare così bene nel primo set, anche se non sono andata male neanche nel secondo. Per me è stata una partita incredibile, sono super felice del livello che ho dimostrato in campo”.

Sulla finale degli AO Junior persa nel 2o23: “Dopo aver perso quella finale ero arrabbiatissima, non pensavo ad altro. Per una settimana ho rivisto quella partita nella mia testa, pensando a quali cose avrei fatto diversamente. Alla fine, dopo tutte quelle lamentele, ho finito per dimenticarmi del gioco, ho deciso di voltare pagina. Non è la sconfitta più dolorosa della mia carriera, questo mi è chiaro, ne arriveranno di ben peggiori. So che possono esserci fasi con punteggi molto favorevoli e poi finire per perdere, spero che questo non succeda a me, ma succederà perché questo è il tennis. Oggi, quando sono entrato alla Rod Laver Arena, mi sono imposta di essere aggressivo e di dare tutto, dovevo vincere qualunque cosa su questo campo. Ero molto nervosa prima della partita, ma ho visto che anche lei era nervosa. Non lo so, forse questo mi ha aiutato un po’, anche se so di non essere l’unica giocatore che si innervosisce prima di un match. La verità è che alla fine mi sono divertita sul campo, godendomi la Rod Laver Arena e giocando contro una tennista che amo”.

Sullo stile di gioco dell’avversaria: “Ero preparata per questa partita, sapevo che avrebbe fatto molti slice e drop shot, quindi da ieri stavamo lavorando su questo. La verità è che di solito sono piuttosto scarsa con i tiri smorzati, quindi all’inizio ho deciso di non farne troppi, perché penso che lei sia più brava di me in questo senso, quindi ho provato a batterla da fondo campo. Poi ho deciso di fare un paio di drop shot, ma è stato solo un impulso, Ons è comunque molto più brava di me sotto questo aspetto. Ma migliorerò (ride)”. “Dove sarei se potessi giocare tutti i tornei? Cerco di non pensarci, non credo che riuscirò a realizzare qualcosa di incredibile a breve termine, ho ancora molto tempo per realizzarlo. A volte, quando sono a letto, penso a questo argomento, ma la mattina dopo me ne dimentico. Ho 16 anni, perché dovrei pensare alla classifica? Il mio obiettivo è andare sempre più in alto, un po’ più in alto, ogni giorno un po’ più in alto”. 

 

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