L’Italia della pallacanestro dopo anni di buio, rialza la testa. Gli azzurri schiantano la Finlandia e volano ai quarti di finale degli europei 2017 di basket. Al Sinan Erdem Dome di Istanbul i ragazzi di coach Ettore Messina si sono imposti con il punteggio di 70-57. Ora l’Italia è attesa dalla vincente della sfida tra Serbia ed Ungheria, in programma per domani pomeriggio alle ore 14:15.
LA CRONACA – Henrick Dettmann, allenatore della Finlandia, sorprende scegliendo di partire con un quintetto base privo della stella della squadra Lauri Markkanen. L’Italia parte forte e, liberata dall’ansia della marcatura del fenomeno finlandese, si approccia alla partita con un parziale iniziale di 12-5. Marco Cusin difende in maniera impeccabile sui lunghi poco atletici degli avversari e regala il pieno di fiducia ai suoi compagni. Bellinelli e Datome appostati dall’arco puniscono la Finlandia sistematicamente col tiro da tre mentre Melli è esaltante sotto canestro. Il nostro numero nove segna in qualunque modo dimostrandosi impossibile da marcare. Il primo quarto si chiude con un vantaggio di tredici lunghezze per l’Italia (30-17), grazie ad un fantascientifico 85% dal campo.
SUPER ‘BELI’ – Galvanizzato dall’avvio super ed in totale trance agonistica Marco Belinelli si traveste da Steph Curry (il miglior tiratore al mondo) segnando una tripla da “centrocampo” che vale il più diciassette (21-38). Il primo tempo azzurro è una sinfonia perfetta, con l’Italia che riesce a realizzare ogni dettame del proprio allenatore ad iniziare dall’annullamento del cervello della squadra finnica, Petteri Koponen. Senza la sua visione di gioco, gli scandinavi perdono lucidità in attacco ed in difesa vengono traumatizzati dalle ottime percentuali offensive degli azzurri. Il riposo di metà partita assomiglia ad un trionfo e viene chiuso sul più diciannove (29-48).
LA RIPRESA – All’uscita dagli spogliatoi Belinelli continua lo show personale mettendo a segno un tiro più complesso dell’altro. Di contro Daniel Hackett, sull’altro lato del campo italiano, applica in maniera ossessiva il pressing difensivo contrastando qualsiasi avversario transiti dalle sue parti. Col passare dei minuti, però, l’attacco azzurro si inceppa tanto che il terzo quarto viene chiuso con soltanto dieci punti segnati ed oltre quattro minuti di siccità offensiva. Capitan Datome fiuta il momento di difficoltà e decide di far ululare di meraviglia il pubblico turco con una schiacciata dalla bellezza abbagliante.
IL FINALE – La ferita viene tamponata parzialmente (solo 3 punti persi nel 3° quarto), ma rimane aperta nei dieci minuti finali. La Finlandia si getta con intensità furibonda su ogni pallone, mentre i nostri calano di ritmo. L’Italia rimane inchiodata al palo ed inizia ad attendere in maniera ansimante la sirena finale: il vantaggio si riduce sino a nove punti (64-55) con tre minuti restanti sul cronometro della partita. La svolta positiva arriva da una penetrazione vincente di Hackett dal coefficiente altissimo di difficoltà. È il segnale che fa calare il sipario sulla partita. L’Italia si qualifica per i quarti di finale, ma rimane la consapevolezza di non poter mai togliere il piede dall’acceleratore.
ITALIA: Belinelli 22, Datome 15, Melli/Hackett 10 Rimbalzi: Hackett 6 Assist: Melli 3
FINLANDIA: Koponen 13, Salin 11 Rimbalzi: Salin 8 Assist: Ranniko 3