Da una parte una squadra enigmatica, che sa raggiungere livelli alti ma sa anche guastare tutto nel giro di pochi minuti. Dall’altra invece una formazione che sembra tristemente prevedibile nelle sue difficoltà. Milan-Roma (oggi, 20:45) è una sfida tra deluse di Coppa Italia e un banco di prova fondamentale per due allenatori – Stefano Pioli e Josè Mourinho – che non possono permettersi altri passi falsi. La squadra rossonera è stata eliminata mercoledì contro l’Atalanta, mentre i giallorossi hanno subìto la quarta sconfitta dell’era Mourinho in sei derby contro la Lazio. Numeri pesanti per una Roma che dovrà fare a meno di Paulo Dybala, proprio come contro l’Inter a San Siro lo scorso ottobre, quando i 90′ si tramutarono presto in un esercizio attacco contro difesa. C’è una Roma con la Joya e una Roma senza. Ma entrambe le versioni sembrano avere grandi difficoltà in trasferta. La squadra giallorossa ha perso (senza segnare alcun gol) le ultime due sfide esterne di Serie A e non colleziona tre ko consecutivi fuori casa in campionato dal periodo settembre-ottobre 2021, mentre è dal marzo 2005 che non ne perde tre senza segnare. Per la prima volta in tre anni nella piazza giallorossa inizia ad emergere un accenno di contestazione e Mourinho (squalificato) ha bisogno di una scossa per salvare la panchina e le ambizioni Champions.
Di fronte c’è un Milan che è tornato a tenere ritmi importanti. Nelle ultime sette giornate di campionato, il gruppo rossonero ha ottenuto 16 punti con quattro clean sheets. Solamente Inter e Juventus (17 ciascuna) hanno fatto meglio in Serie A. Se il Milan attuale è quello determinato e cinico visto ad Empoli o quello distratto di Coppa lo diranno i novanta minuti di stasera. Probabile una novità di formazione. Stefano Pioli sembra intenzionato a schierare Theo Hernandez nel suo ruolo naturale a sinistra, con Gabbia centrale insieme a Kjaer e Calabria a destra. A centrocampo Loftus-Cheek e Reijnders sono certi di una maglia, mentre la terza se la giocano Adli e Musah (favorito). Nessun dubbio in attacco, con Pulisic e Leao esterni e Giroud al centro. Riflessioni in corso per Mourinho. Con Llorente recuperato, il ballottaggio è tra Cristante e Huijsen in difesa. Una mossa che definirà anche il centrocampo, dove comunque dovrebbe agire Pellegrini. In attacco, al fianco di Lukaku (sempre andato a segno in ognuna delle quattro gare giocate da titolare contro i rossoneri), è sfida tra Belotti ed El Shaarawy. Azmoun è in Coppa d’Asia, Dybala non ha lesioni ma è stato lasciato a riposo. Due problemi in più in un San Siro che ha voglia di riscatto.