Archiviato il successo dei Cleveland Cavaliers in quel di Parigi ai danni dei Brooklyn Nets con uno show di Donovan Mitchell, la notte NBA ci ha regalato altre quattro partite, di cui tre però completamente a senso unico.
Partiamo da Milwaukee, dove nel big-match della Eastern Conference contro i Boston Celtics, i Bucks hanno messo in chiaro le cose sin da subito. Primo quarto chiuso sul +18, a fine primo tempo addirittura lo score recitava 75-38 per Antetokounmpo e compagni, in una partita che di fatto è durata pochi minuti. 24 e 12 per il greco, ben assistito dai 21 di Lillard e soprattutto dai 28 punti e 12 rimbalzi di Bobby Portis in uscita dalla panchina. Per i Celtics il solo Jaylen Brown, con appena 10 punti, è stato in grado di andare in doppia cifra nel quintetto titolare.
E anche nello scontro tra due ‘big’ dell’Ovest – seppur entrambe con diversi problemi al momento – non c’è stato molto da raccontare. Dominio assoluto dei Phoenix Suns a LA contro i Lakers con la squadra allenata da Frank Vogel che finalmente può puntare sulla presenza in campo in contemporanea delle sue tre stelle Booker, Durant e Beal. Il progratonista è proprio l’ex-Wizard, che ne segna 37. I Lakers riescono a rendere meno pesante il passivo nel garbage time, ma per James e soci arriva un’altra sconfitta pesante e il record torna a scendere sotto il 50% di vittorie.
A Oklahoma City parlare di dominio è probabilmente anche riduttivo: i Thunder strapazzano i malcapitati Portland Trail Blazers imponendosi con 62 punti di scarto. 31 per Gilgeous-Alexander, tripla doppia da 13+10+12 per Giddey in quella che è chiaramente la vittoria più larga della storia della franchigia. La sfida più interessante alla fine è stata quella tra Dallas Mavericks e New York Knicks, con i primi che sono riusciti ad avere la meglio per 128-124 al termine di un match in cui – senza Luka Doncic – è stato Kyrie Irving a prendersi il palcoscenico con 44 punti e 10 assist.