Una tragedia, per fortuna, solamente sfiorata. I giocatori della nazionale del Gambia se la sono vista brutta: poco dopo il decollo dalla capitale Banjul, il charter che stava portando la squadra in Costa d’Avorio per la Coppa d’Africa, si è depressurizzato. Erano passati solo nove minuti e il pilota ha fatto immediatamente ritorno a Banjul. Alcuni giocatori hanno avuto crisi respiratorie e forti emicranie, dovute alla mancanza di ossigeno. La squadra, che nel frattempo aveva fatto ritorno all’Ocean Bay Hotel, sede del ritiro, resta in attesa di partire con l’aereo della Air Cote d’Ivoire per Yamoussoukro, sede del girone che la vedrà impegnata con Guinea Bissau, Camerun e Senegal.
“Avremmo potuto essere tutti morti. Abbiamo perso conoscenza in un attimo – ha raccontato il commissario tecnico Sainftiet – Mi sono sognato come avevo vissuto, dei piccoli episodi. Dopo nove minuti il pilota finalmente deciso di far ritorno a Banjul. Dopo l’atterraggio c’erano giocatori che ancora non avevano ripreso conoscenza. Siamo stati intossicati dal monossido di carbonio. Se il volo fosse durata un’altra mezzora saremmo tutti morti”.
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