Un giovedì 28 dicembre tutto da vivere per gli appassionati di sci, con la discesa da Bormio e il gigante femminile di Coppa del Mondo a Lienz. In Austria quinta prova stagionale fra le porte larghe con sette azzurre iscritte (Federica Brignone, Marta Bassino, Sofia Goggia, Roberta Melesi, Lara Della Mea, Laura Pirovano, Asja Zenere ed Elisa Platino) e le solite note che proveranno a salire sul podio. Le ragazze hanno sciato alla vigilia a Dobbiaco, perchè il tracciato di gara non era a disposizione delle atlete.
Federica Brignone è attualmente seconda nella classifica generale e punta al terzo successo stagionale nella specialità dopo le due vittorie a Tremblant, un secondo posto a Soelden e un sesto a Killington. “Ogni gara ha storia a sè ed è inutile fare paragoni con il passato – spiega la carabiniera valdostana -. A Lienz mi sono sempre trovata bene, mi presento al cancelletto carica di buone speranze ma con la consapevolezza che per arrivare davanti bisogna spingere e rischiare il giusto. Stavolta prenderò parte anche allo slalom di venerdì, è una specialità che mi diverte anche se ho poco tempo per potermi allenare con continuità fra i pali stretti”.
Marta Bassino, invece, spera finalmente di poter risalire sul podio dopo un inizio di stagione in cui è ancora mancato l’acuto: “E’ una pista varia, dove trovi un po’ di tutto, dal piano fino a pezzi più ripidi. Vedremo durante la ricognizione del mattino cosa troveremo, finora mi è mancato solamente il risultato, sto sciando bene. La differenza alla fine la fa l’atteggiamento in pista, siamo un bel gruppettino che si può giocare la vittoria, bisogna essere printe a cogliere l’opportunità”.
Sofia Goggia insegue invece il quinto piazzamento di fila fra le migliori sedici, per proseguire la risalita anche in gigante. “Il percorso intrapreso in gigante sta dando i suoi frutti – racconta -. Invece dal punto di vista della velocità, ho avuto un inizio solido ma non così brillante come gli anni scorsi, credo sia stato dettato anche da un calendario e da allenamenti diversi. All’inizio di gennaio faremo un bel blocco di lavoro per arrivare al top anche in discesa. Fisicamente mi sento meglio rispetto a St. Moritz e Val d’Isère, dove ero un po’ influenzata e quando hai qualche piccolo problema di salute, inevitabilmente lo paghi. Adesso sto meglio, spero di arrivare fino a fine stagione ad alto livello. Fare più discipline regala un’intensità diversa nel corso dell’anno, la scorsa stagione per l’infortunio alla mano avevo passato un mese solo a pensare al recupero, praticare gigante ti dona una maggiore intensità anche nelle discipline veloci, mi permette di esprimermi ad alto livello sia in discesa che in supergigante”.