Il ministro dello sport, Andrea Abodi, ha indicato come proposta al consiglio nazionale del Coni che in merito alle elezioni degli organi sportivi delle federazioni vi sia un vicepresidente under 35 e uno di genere diverso rispetto a quello del presidente eletto. “E’ una proposta sulla quale mi aspetto un confronto. Il primo presupposto è contribuire alla parità di genere, ho proposto che uno dei vicepresidenti possa essere di genere diverso a quello del presidente. Poi ho proposto nell’ambito del ricambio generazionale che un secondo vice possa essere under 35”, ha spiegato il ministro. Ma è subito polemica.
Al centro del dibattito i principi informatori all’interno dello Statuto che questa mattina ha ricevuto l’approvazione definitiva da parte dell’Autorità Vigilante. Dopo ore di discussione, però, è nulla di fatto e la votazione sui principi informatori sono slittate ad altra data, viste le critiche arrivate subito da alcuni presidenti federali sulle proposte del ministro inviate in una lettera al numero uno del Coni Giovanni Malagò.
“Principi belli ma di difficile attuazione”, ha detto il presidente della Fise, Marco Di Paola, mentre il presidente della Fip, Gianni Petrucci, è amaro con un laconico “e menomale che si parla di autonomia dello sport”, all’attacco Luciano Rossi, numero uno della federazione tiro a volo, per il quale è “una violenza imporre un vicepresidente under 35”.