Calcio estero

Barcellona, Laporta: “Superlega opportunità storica, ma non intendiamo andare contro la Liga”

Joan Laporta
Joan Laporta, Barcellona - Foto LiveMedia/Felipe Mondino

Joan Laporta, presidente del Barcellona, ha accolto con entusiasmo la sentenza della Corte UE in merito al progetto Superlega e all’abuso di potere dominante di Uefa e Fifa. “Il Barcellona, società sportiva di proprietà dei suoi membri che non altro sostegno finanziario oltre a quello che la sua attività può generare, ha analizzato negli ultimi mesi i problemi del calcio europeo, che attualmente avvantaggia i club che possono ottenere benefici esterni illimitati e in certi casi anche esterni al mondo stesso del calcio. È per questo motivo che, in difesa dei nostri partner e tifosi, abbiamo ritenuto di dover garantire la sostenibilità presente e futura dell’entità. Crediamo che sia giunto il momento che i club abbiano un maggiore controllo sul proprio destino, futuro e sostenibilità” ha detto in un messaggio istituzionale.

Laporta ha poi precisato: “Voglio che sia chiaro che il Barcellona non intende andare contro la Liga spagnola o i campionati nazionali. Al contrario, con una migliore competizione europea e con più risorse, i campionati nazionali saranno più equilibrati e competitivi. Ciò che vogliamo è stabilire un dialogo aperto e costruttivo, con l’obiettivo di generare sinergie positive in tutte le parti. Tuttavia per essere in grado di entrare in questo dialogo per migliorare e riformare l’attuale sistema calcistico strutture europee, occorre chiarire la questione giuridica relativa alla compatibilità dell’attuale monopolio della UEFA con il diritto europeo“.

Infine, sulla scia delle parole di Florentino Perez, il numero del Barça ha concluso: “Crediamo che si apra un’opportunità storica per risolvere alcuni dei gravi problemi che compromettono la sopravvivenza futura della stragrande maggioranza dei club. In questo senso, il Barcellona cercherà di promuovere formule innovative per migliorare le attuali competizioni europee con un formato aperto e pienamente meritocratico, rendendo il calcio più sostenibile per i club, più attraente e più conveniente per i tifosi di tutto il mondo“.

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