“È stato un anno fantastico, perché non abbiamo mai ottenuto così tanti risultati sia sul piano sportivo che sociale”. Questo il bilancio di Angelo Cito, presidente della Federazione Italiana Taekwondo, a proposito del 2023 che sta per chiudersi. “Nella settimana scorsa abbiamo concluso le qualificazioni olimpiche a livello mondiale – spiega in un’intervista all’Italpress -, abbiamo Simone Alessio e Vito Dell’Aquila qualificati, oltre ad Antonino Bossolo che era già qualificato nel parataekwondo. Questo è il coronamento di un anno eccezionale”. La Fita si è distinta anche per la solidarietà nei confronti di otto rifugiati (sei atleti ucraini, un iraniano e un’afghana), ospiti della Federazione perché “i valori olimpici, più che essere dichiarati, devono essere praticati”, ricorda Cito, secondo il quale l’Oscar del taekwondo italiano nel 2023 spetta “allo staff tecnico e al direttore tecnico Claudio Nolano, che è stato in grado di far primeggiare l’Italia in tutti gli eventi a livello mondiale”. “Non c’è stato un solo evento dove l’Italia ha partecipato e non ha portato a casa il risultato – spiega -. Hanno conquistato 105 medaglie nelle gare ufficiali, con ben 45 ori”. Si apre l’anno olimpico e in vista di Parigi 2024, Cito ricorda che “a marzo abbiamo ancora una possibilità di poter qualificare anche delle atlete”.
La fiducia in vista dell’appuntamento a cinque cerchi non manca: “Credo nei nostri atleti: Simone Alessio è primo nel ranking, Vito Dell’Aquila è campione olimpico in carica, Antonino Bossolo ha vinto il titolo mondiale poche settimane fa. Abbiamo tre atleti per ora qualificati e tutti e tre hanno vinto come top player a livello mondiale. Sanno che l’Olimpiade è la gara per eccellenza e va gestita minuto per minuto”. Nel 2024 il complesso del Foro Italico ospiterà nuovamente il grande taekwondo internazionale, stavolta con una veste diversa: “L’evento non è previsto come Grand Prix perché è l’anno olimpico, ma sarà trasformato e sarà la più grande manifestazione a livello mondiale per quanto riguarda i giovani e i bambini. Sarà uno spettacolo”, conclude Cito.