Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie. Queste 9 parole rappresentano l’intero testo di “Soldati”, una delle più note poesie del periodo ermetista di Ungaretti, che simboleggia la precarietà dell’esistenza umana durante la guerra. Con un’ardita similitudine estendiamo questa incertezza alla situazione delle squadre che si contendono un posto nella griglia dei playoff per il 2023. Potremmo prendere ad esempio i Philadelphia Eagles, che in sole 2 settimane sono scivolati dal primo al quinto posto nella NFC; oppure potremmo citare gli sciagurati Steelers, che dopo le 2 clamorose sconfitte subite contro team in chiaro disarmo, sono rimasti invischiati in una bagarre che vede 6 franchigie giocarsi gli ultimi 2 posti utili all’accesso in postseason nella difficilissima AFC. Ad oggi sarebbe necessario possedere straordinarie abilità di divinazione per indovinare le 14 squadre che si contenderanno il Superbowl LVIII.
Un giovedì notte di vacche grasse
Se dovessimo utilizzare un aggettivo per rappresentare lo stato d’animo con cui ci apprestavano a seguire l’incontro Las Vegas Raiders 63 – Los Angeles Chargers 21, avremmo utilizzato il termine “rassegnazione”; d’altronde con quale altro spirito avremmo potuto farlo sapendo che Las Vegas aveva appena co-partecipato a stabilire il record negativo di punti in un incontro degli ultimi 16 anni mentre i losangelini, perso per infortunio il QB titolare Herbert, avevano subito un’imbarcata contro i Broncos segnando la miseria di 1 TD? Ed invece, ancora una volta, restiamo spiazzati dalla mutevolezza di questo sport: chi si attendeva l’ennesima partita con record negativo di punti è rimasto deluso. Mai i Raiders avevano segnato così tanto e mai i Chargers avevano subito un tale passivo. La contesa si chiude già dopo 12 minuti con i Raiders che segnano 3 TD nei primi 3 possessi ed i Chargers che commettono 2 fumble e calciano un punt nei loro 3.
Poi il tutto diventa una lunga agonia per gli ospiti che subiscono altri 6 TD sparsi tra trick play, corse, intercetti e fumble riportati in endzone. Si rafforza la convinzione in casa Las Vegas che l’esperimento O’Connell, QB promosso titolare in sostituzione del veterano Garroppolo, stia dando i suoi frutti e possa essere riproposto anche nella prossima stagione. Per Los Angeles probabilmente è suonata l’ora per Stanley, head coach che ha ampiamente esaurito i bonus a disposizione per dimostrare di essere in grado di condurre alla vittoria un team pieno zeppo di talento.
I Bengals ci credono ancora….gli Steelers no!
In un inusuale sabato con 3 partite in programma a Cincinnati Bengals 27 – Minnesota Vikings 24 abbiamo assistito all’ennesimo miracolo del QB Browning ovvero al nuovo flop dei Vikings, a seconda della prospettiva con cui vogliamo affrontare la questione. Fatto sta che ad inizio 4° quarto Minnesota era in vantaggio di 14 punti e la prestazione di Browning e soci non infondeva ottimismo nei tifosi di casa. Invece con 2 drive condotti quasi esclusivamente per aria, i Bengals hanno ripreso i Vikings sul 17-17. Il secondo TD di giornata del redivivo Mullens, QB di Minnesota, sembrava aver vanificato la rimonta di Cincinnati ma con una presa da lustrarsi gli occhi del WR Higgins c’è stata la nuova parità che ha allungato l’incontro all’overtime. Dopo essere riusciti a fermare l’attacco ospite a metà campo su un 4° down e centimetri i Bengals, grazie ad un big play da 44 yards, si sono portati in zona comoda da cui hanno calciato il field goal della vittoria. Grazie al terzo successo consecutivo le tigri mantengono più vive che mai le speranze playoff.
A Indianapolis Colts 30 – Pittsburgh Steelers 13 si è verificato un avvicendamento di posizioni: i Colts sono entrati in zona playoff scalzando proprio gli Steelers che alla terza sconfitta consecutiva sembrano, inspiegabilmente, aver definitamente alzato bandiera bianca. La partenza di Pittsburgh ha illuso i tifosi gialloneri che la crisi fosse superata: 2 TD e 13-0; poi gli Steelers hanno rammentato di aver optato per il suicidio sportivo e con una prestazione che è parsa un inno alla mediocrità, ben simboleggiata dal suo QB Trubisky, hanno consentito la clamorosa rimonta ai Colts. Continua l’altalena di prestazioni dell’’enigmatica compagine di motorcity; in Detrioit Lions 42 – Denver Broncos 17, questa volta Goff ci regala una prestazione da leccarsi i baffi. 5 TD di cui 3 per il TE LaPorta matricola terribile. Bisogna ora capire quali Lions decideranno di scendere in campo negli ormai certi playoff: quelli inarrestabili visti stasera o quelli surclassati dai modesti Bears?
49’s e Ravens uniche certezze di questa stagione
Come in un’ipotetica staffetta, la scorsa settimana Philadelphia ha passato il testimone di “squadra favorita” ai Cowboys che nello scontro diretto li avevano praticamente piallati al suolo. Questa volta è toccato ai Boys passare tale testimone ai Bills che nel confronto Buffalo Bills 31 – Dallas Cowboys 10 ne hanno disposto a loro piacimento. Allen ha optato per un football vecchio stile, tantissime corse e pochissimi lanci. La scelta, probabilmente effettuata anche per non testare le qualità del temibilissimo CB Bland, ha pagato i suoi dividendi: 3 TD su corsa ed 1 su lancio ancora per un RB. La difesa ha completato l’opera costringendo Prescott ad una gara sottotono. I Bills hanno superato quasi indenni un trittico terrificante ed ora hanno due incontri ampiamente alla portata per aumentare il bottino di vittorie ed arrivare allo scontro con i Dolphins, previsto all’ultima giornata, con il destino ancora nelle proprie mani.
In Jacksonville Jaguars 7 – Baltimore Ravens 23 arriva la nona vittoria nelle ultime 10 gare per i corvi. A costo di sembrare ripetitivi il team del Maryland ha pensato che ricetta vincente non si cambia: corse e difesa. Jackson non ha dovuto nemmeno sforzarsi più di tanto limitandosi a dividere le yards di corsa con gli altri RB a roster. Ottenuta la qualificazione matematica, diventa fondamentale per Baltimore il confronto diretto con i Dolphins della penultima giornata per sancire il primo posto nella AFC. Jaguars oramai in caduta libera dopo la terza sconfitta consecutiva ed ora appaiati in testa alla AFC South da Colts e Texans. Più del calendario, tutto sommato abbordabile, spaventa lo stato di forma non ottimale di Lawrence e sodali.
Nessuno riesce più a fermare Purdy. Questa volta ne fanno le spese gli Arizona Cardinals 29 – San Francisco 49’s 45. Altri 4 TD per Mr Irrilevant con il solito McCaffrey nei panni di coprotagonista di serata. In una stagione dove nessuno è emerso in modo netto rispetto agli altri, Purdy ha buone carte per giocarsi il titolo da MVP di regular season.
Le altre partite della domenica
Siamo prossimi alla festa cristiana per eccellenza ma le condizioni meteorologiche in Carolina Panthers 9 – Atlanta Falcons 7 più che la Sacra Natività, ricordavano il diluvio universale. Evidentemente sull’Arca di Noè hanno trovato posto tutti tranne che lo spettacolo. L’ultimo drive di giornata ben condotta da Young è stato uno sprazzo di sole (giusto per restare in tema) nella sua carriera finora molto in ombra. In Ohio Cleveland Browns 20 – Chicago Bears 17 sono sopravvissuti nonostante Flacco avesse mandato in campo la sua versione pensionistica (3 intercetti lanciati nei 2 quarti centrali).
Dopo 5 anni cade l’imbattibilità casalinga dicembrina di Green Bay Packers 20 – Tampa Bay Buccaneers 34. I Bucs, guidati dal sottovalutato Mayfield (381 yards e 4 TD bottino della gara), restano in testa alla loro Division. In Miami Dolphins 30 – New York Jets 0 Wilson, QB della franchigia newyorkese, ci teneva a dimostrare che la sua perfetta prestazione della settimana precedente era solo un incidente di percorso in una carriera costellata da fallimenti e prestazioni indecorose. In poco meno di 2 quarti giocati, prima di uscire per infortunio, 1 fumble provocato, 4 sack subiti, 4 su 11 al lancio e 26 yards guadagnate.
Non mollano il treno dei playoff New Orleans Saints 24 – New York Giants 6. La difesa di casa martirizza il povero De Vito che subisce la bellezza di 7 sack. Vittoria al supplementare per Tennessee Titans 16 – Houston Texans 19. I Texans privi di Stroud, rookie QB rivelazione del 2023, scongiurano il primo pareggio stagionale segnando a tempo scaduto un field goal da 54 yards. Dopo 2 sconfitte consecutive Mahomes riesce a battere dei coriacei New England Patriots 17 – Kansas City Chiefs 27. Partita chiusa nel terzo quarto grazie al parziale di 13-0. Altra prova da oltre 100 yards per il WR Kupp ed altra vittoria per Los Angeles Rams 28 – Washington Commanders 20.
L’eroe che non ti aspetti
Il quindicesimo monday night di questo 2023 Seattle Seahawks 20 – Philadelphia Eagles 17 ci restituisce un protagonista inatteso, il QB di riserva di Seattle. Lock era scomparso dai radar nel 2021, dopo il taglio subito dai Broncos al culmine di 3 stagioni tutt’altro che esaltanti (25 TD, 20 Int, 13 fumble e 81 di rate medio). Nominato a sorpresa QB partente per il complesso confronto contro Philadelphia, i primi 3 quarti di Lock sono stati in linea con le sue prestazioni in Colorado: 90 yards lanciate e 0 TD. Il risultato è stato una naturale conseguenza di queste statistiche con Seattle sotto 10-17.
Poi nell’ultimo quarto la metamorfosi che non ti aspetti; Lock dopo aver condotto una discreta azione che frutta 3 punti ai suoi Seahawks si cimenta nel drive perfetto della sua carriera. Una serie di lanci chirurgici impreziositi dalla presa in endzone del WR Smith-Njigba per il definitivo sorpasso. Attualmente Seattle è ancora fuori dai playoff ma ha dimostrato che proverà con tutte le forza a rientrare tra le migliori 7 della NFC. Al contrario gli Eagles, pur matematicamente certi di proseguire la stagione, certificano la crisi perdendo per la terza volta consecutiva.