Un Rennes tutto nuovo dopo un’estate di partenze eccellenti. E il solito Feyenoord di Arne Slot, che di questo passo conoscerà Roma come le sue tasche. Il Milan pesca il club francese al sorteggio per gli spareggi di Europa League. Per la squadra di Josè Mourinho invece c’è il terzo incrocio consecutivo contro gli olandesi, già battuti in finale di Conference League e ai quarti di Europa League, oltre che ai sedicesimi nel 2015. L’urna offre rebus e una certezza: la Roma giocherà il match di ritorno all’Olimpico del 22 febbraio con lo stadio tutto giallorosso, probabilmente anche nel settore ospiti (come l’anno scorso), visto che la trasferta capitolina ai supporters di Rotterdam viene vietata regolarmente ormai da due anni per i fatti della Barcaccia nel 2015. Dopo aver sfidato la Lazio, il Feyenoord ospita una Roma che vuole dare continuità al rendimento contro gli olandesi. Che però hanno tanta voglia di rivincita dopo essersi fatti scippare la Conference a Tirana. Gli olandesi, campioni in carica, sono al momento secondi in Eredivisie a -10 dal Psv capolista. In estate Slot ha salutato Kocku, ma ha abbracciato Calvin Stengs e Luka Ivanusec. Insomma, sulla carta la squadra ha mantenuto la sua identità di possesso e di pressione. Un rebus a tutti gli effetti, che la Roma l’anno scorso ha saputo risolvere, seppur a fatica, grazie alla classe di Paulo Dybala, autore del gol che ha trascinato la contesa ai supplementari in un Olimpico infuocato.
Sfida sulla carta abbordabile per il Milan. Il Rennes naviga nei bassifondi della classifica di Ligue 1, ma l’Europa è un’altra storia. Nella rosa del Rennes ci sono tante conoscenze italiane, come Nemanja Matic e Artur Theate. Tanto talento tra centrocampo e attacco con profili come Rieder, Le Fee, Gouiri e Kalimuendo. Le cessioni però sono state eccellenti: Jérémy Doku, Lovro Majer e Lesley Ugochukwu. Insomma, il Rennes sulla carta non sembra poter rappresentare un pericolo per il Milan. Peraltro, i francesi faticano notevolmente in trasferta dove non hanno mai vinto. A San Siro – in occasione del match di andata – Stefano Pioli può mettere le basi per gli ottavi di finale. Serve però un doppio bagno di autostima. In primis sul piano del gioco. Poi sull’infermeria. Per vivere al meglio il doppio impegno, l’emergenza infortuni deve essere solo un lontano e brutto ricordo.