Champions League

Scatta l’ora di Frattesi: dal colloquio con Inzaghi al primo match decisivo in Champions

Davide Frattesi
Davide Frattesi, Inter - Foto LiveMedia/Andrea Amato

Nella settimana che vede la sua Inter contendere il primo posto nel girone di Champions League alla Real Sociedad, Simone Inzaghi si conferma sempre più un allenatore completo. Non solo per la gestione di una squadra sul campo, ma anche per la capacità di spegnere sul nascere ogni possibile caso che possa turbare lo spogliatoio. Minuto 79 di Inter-Udinese. Mkhitaryan viene richiamato in panchina, San Siro si aspetta Frattesi, ma dalla panchina sbuca Stefano Sensi. Neanche il tempo di interrogarsi sul perché e Simone Inzaghi è già al fianco del centrocampista azzurro, pronto a rincuorarlo e a motivargli la scelta. In quei trenta secondi c’è sia la volontà di far sentire partecipe ogni elemento dello spogliatoio (in quel caso Sensi) che la bravura nel ricomporre immediatamente ogni possibile frattura. D’altronde il rapporto con lo spogliatoio è sempre stata la sua forza. Ai tempi della Lazio si diceva che fosse amico dei calciatori e anche in nerazzurro il rapporto con i big della rosa è sempre più saldo. Il sorriso di Frattesi al 79′ dopo l’esclusione è un altro gol di Inzaghi, che sa chiudere (anche mediaticamente) il caso ancor prima che questo venga aperto. Qualche anno fa lo avrebbe fatto probabilmente all’interno dello spogliatoio. Oggi ha la personalità e il carisma per farlo sotto gli occhi di tifosi, giocatori e telecamere, accettando il rischio di una reazione negativa.

Per la mezzala ex Sassuolo adesso si spalancano le porte della titolarità in Champions League nella partita più prestigiosa giocata fin qui dal romano in nerazzurro dal 1′. L’Inter scende infatti in campo a San Siro contro la Real Sociedad per l’ultima giornata del Gruppo D con in palio il primato del girone e lo status di testa di serie al sorteggio degli ottavi di finale a Nyon. La squadra nerazzurra ha un solo risultato ed è la vittoria, mentre la Real Sociedad può accontentarsi del pareggio. Gara delicata, quindi, ma le rotazioni per fare turn over e allo stesso tempo tenere alto il livello ci sono. “Frattesi? Viene buono per la Champions. Si sta allenando benissimo. Gli ho detto che deve star sereno”, ha rivelato Inzaghi nel post gara, soffermandosi sul siparietto con il suo giocatore. L’ampiezza della rosa lo penalizza, ma il classe 1999 conosceva bene la situazione che avrebbe trovato nel club che ha scelto mesi prima del trasferimento ufficiale. Ha accettato il ruolo (temporaneo) di riserva di lusso, consapevole che il futuro è dalla sua parte e che il presente lo vede comunque in campo tre volte su cinque da titolare nel torneo europeo più ambito. L’impegno con la Real Sociedad è il primo match da dentro o fuori della sua esperienza da nerazzurro, ma Frattesi sembra essersi calato alla perfezione nel mondo Inter, con pazienza e calma, accettando esclusioni e momenti delicati. Se quello di stasera è un esame, sul piano della personalità, siamo già alla domanda per la lode.

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