Freddo e vento non mancano ma si possono affrontare: 8 gradi nella mattinata di Bruxelles alla vigilia agli Europei di cross, giunti all’edizione n°29. Il percorso è insidioso, la pioggia del sabato lo ha già reso fangoso in diversi tratti, e se continuasse a piovere anche nella domenica di gara (come da previsioni meteo) potrebbe rappresentare una vera incognita.
“È un bel percorso, per le mie caratteristiche può andare molto bene – le parole di Yeman Crippa -. La pioggia di oggi e quella attesa per domani complica le cose, la mia sarà l’ultima gara della giornata, quindi di fango me ne aspetto tantissimo, ma il cross è così, e proviamo a correre forte in ogni condizione“. Il campione d’Europa dei 10.000 è l’azzurro più atteso e tra le stelle dell’intera manifestazione, che quest’anno al maschile non avrà il norvegese Jakob Ingebrigtsen come favoritissimo. “Lui non c’è ma questo non significa che non ci siano avversari“, osserva il trentino medaglia d’argento nel 2019 a Lisbona, citando soprattutto il belga Isaac Kimeli come rivale principale.
È la sua undicesima partecipazione agli EuroCross: il debutto a Budapest nel 2012 (tra gli U20) quando Andrea Lalli vinse l’oro assoluto individuale, impresa fin qui mai ripetuta da nessun azzurro. L’unico oro a squadre risale invece a Ferrara 1998 (Giuliano Battocletti, Gabriele De Nard, Umberto Pusterla, Gennaro Di Napoli, Luciano Di Pardo, Francesco Bennici). Dopo l’argento-beffa (un punto) di Piemonte 2022 ci si può riprovare. Ecco la squadra oltre a Crippa: Iliass Aouani, Pasquale Selvarolo, Yassin Bouih, Luca Alfieri e Italo Quazzola.
Al femminile la star è Nadia Battocletti, regina da quattro edizioni nelle categorie giovanili e pronta al salto tra le grandi. “Vedrete una Nadia combattente e convinta del cammino che ha fatto – le sue parole -. Sarà dura, tosta e lunga, ci dovrò mettere anima e corpo. Il fatto che da quest’anno la gara sia stata allungata a 9 km non mi cambia molto: potrebbe essere soltanto un po’ più ‘noiosa’ all’inizio. Il percorso è complesso, col fango diventa ancora più tecnico ma è lì che escono fuori le più forti“.
“Aggiungo la britannica Jessica Warner-Judd, ma le sorprese possono esserci sempre. E anche come squadra, vogliamo provare a prenderci per la prima volta nella storia una medaglia assoluta“. Lo farà insieme ad Anna Arnaudo, Valentina Gemetto, Elisa Palmero, Rebecca Lonedo e Federica Zanne.