Serie A

Inter, Marotta: “Potevo fare il dirigente o il giornalista, io andreottiano. Potrei dedicarmi alla politica”

Giuseppe Marotta
Giuseppe Marotta - Foto LiveMedia/Alessio Marini

“Avevo due strade da seguire, fare il dirigente oppure il giornalista, per un po’ le ho provate entrambe, poi ho scelto il dirigente, avendone avuto la possibilità. Io sono famoso per girare attorno alle domande e non dire niente, è un modo andreottiano. Oppure raccontare delle bugie bianche, è politica”. Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Inter, Giuseppe Marotta, in un’intervista a Cronache di Spogliatoio insieme a tanti piccoli tifosi nerazzurri: “Un mio futuro in politica? E’ giusto che ognuno di noi si dedichi alle passioni. Quando dico che smettendo col calcio potrei dedicarmi alla politica intendo dire che mi piace occuparmi dei ragazzi. In Italia abbiamo dei problemi, vorrei aiutare con passione a migliorare lo sport italiano”.

Sul caso Skriniar: “Ci sono state divergenze fra Skriniar e l’Inter e c’è stata una rottura del rapporto di amicizia che c’era. Quindi le strade si sono divise, lui è andato a Parigi mentre noi siamo andati avanti senza di lui, e direi bene”. Se il colpo più difficile è stato quello di Pogba, uno degli orgogli è aver preso Darmian a una cifra irrisoria, ma il nome più chiacchierato è quello di Lautaro Martinez: “Lautaro è un bravissimo giocatore, un bravo papà e un calciatore che ha dentro valori importanti. Lui ama l’Inter come l’Inter ama lui e con noi vuole rimanere. E noi siamo contenti di tenercelo”. E su Zhang: “E’ bravo, ambizioso e ha voglia di fare il presidente dell’Inter, per cui mi auguro rimanga”.

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