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La Lazio vince tra i fischi: Pedro stende il Cagliari in 10, poi Sarri trema per le disattenzioni finali

Maurizio Sarri Lazio
Maurizio Sarri - Foto LiveMedia/Antonio Balasco

La Lazio torna alla vittoria anche in campionato e lo fa contro il Cagliari all’Olimpico per 1-0. La squadra di Ranieri – in 10 uomini per oltre 70 minuti – non sprofonda e nel finale sfiora l’1-1 in due circostanze. Dopo la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League, la squadra di Sarri si gode tre punti preziosi per risalire la classifica ma si prende i fischi di un Olimpico insoddisfatto. Eppure l’approccio dei biancocelesti sembrava dare il via ad una serata ben diversa, con la difesa rossoblù apparentemente in serata no. A partire da Hatzidiakos che dopo otto minuti si fa scippare palla da Lazzari: l’esterno serve in mezzo Pedro bravo a trafiggere con freddezza Scuffet. Al resto pensa Makoumbou che al 27′ trattiene Guendouzi lanciato a campo aperto e riceve il rosso (dopo revisione al Var) dell’arbitro Dionisi. Claudio Ranieri aveva preparato una partita completamente diversa, puntando sull’aggressività dei suoi giocatori (il 23% dei recuperi offensivi del Cagliari in questo campionato hanno portato a un tiro (23/100), percentuale record nella Serie A), ma in dieci uomini deve ovviamente cambiare strategia. Subito due cambi. Dentro Sulemana per Hatzidiakos. Fuori Lapadula per Luvumbo. La Lazio controlla il gioco, ma non riesce a chiudere il match prima del duplice fischio.

All’intervallo anche Sarri ricorre ad un cambio con Rovella che lascia il posto a Cataldi. I ritmi sono bassi, la Lazio fatica ad accelerare e sembra temere la velocità di Oristanio e Luvumbo. Di fatto, le occasioni da una parte e dall’altra latitano. E col passare dei minuti, il Cagliari prova ad acquistare coraggio e pericolosità, come al 68′ quando Patric di testa anticipa Goldaniga sugli sviluppi di un calcio piazzato. La Lazio perde per infortunio Luis Alberto e Sarri fa entrare Kamada. Poi scocca l’ora anche di Felipe Anderson e Castellanos al posto di Pedro e Immobile. Proprio il Taty sfiora il 2-0 al 71′. Nel finale Sarri sembra volersi chiudere con l’ingresso di Vecino per Isaksen. Muscoli e polmoni per una Lazio che però rischia tantissimo nel recupero: Luvumbo lavora un pallone sulla sinistra e crossa, Pavoletti in tuffo di testa a botta sicura chiama al miracolo Provedel. Dopo la giornata storta di Salerno, l’estremo difensore biancoceleste torna ad essere decisivo per le sorti dei biancocelesti. Ma al 95′ può solo pregare sul tocco errato di Oristanio dopo un retropassaggio impreciso di Lazzari. La Lazio vince ma chiude tra i fischi.

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