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Massimo Cellino e l’inglese: “Al Leeds avevo chiesto di cambiare un divano, ma ho esonerato l’allenatore”

Massimo Cellino
Massimo Cellino - Foto LiveMedia/Luigi Canu

In una divertente intervista ai britannici del Daily Mail, il patron del Brescia, Massimo Cellino, ha raccontato alcuni divertenti aneddoti circa la sua avventura da presidente del Leeds: “Ero un disastro quando sono arrivato lì, Il mio inglese era molto scarso. La mia pronuncia era terribile. Quando sono arrivato lì, c’era un maledetto divano viola nella suite di Elland Road. Era viola. Ho detto: ‘Cambia quel maledetto divano, non lo voglio più vedere’. E poi hanno licenziato quel dannato allenatore”.

Si riferisce a Brian McDermott, esonerato dalla dirigenza del Leeds (credendo di eseguire gli ordini di Cellino) per un incredibile disguido da Lost in Translation: Cellino aveva detto couch, divano, ma pronunciandolo come coach, l’allenatore: “Mi chiesero ‘Chi guiderà la squadra domani?’ Ho detto: ‘Perché? Non abbiamo un manager?’. Hanno detto: ‘Lo hai licenziato’. ‘Ho licenziato il direttore?’. Erano le 22 di sera e allo stadio c’erano 2.000 persone che volevano uccidermi. Mi hanno nascosto nello stadio e poi mi hanno portato fuori con una macchina della polizia. Hanno detto: ‘È meglio se domani non vai alla partita’”. 

Il vice allenatore di McDermott, Nigel Gibbs, vinse per 5-1 l’indomani e Cellino chiese a quel punto di confermarlo sulla panchina. Cellino, ricorda il Daily Mail, era così impopolare al Leeds che una volta i tifosi protestarono addirittura contro il suo regime con un finto funerale per piangere la “morte del club di cui ci eravamo innamorati”, con tanto di bara.

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