“La doppietta col Celtic è la consuetudine, fa notizia quando non fa quello che ha fatto l’altra sera. Basta che per 2-3 partite non segni e diventa un caso nazionale. Ha sempre fatto questo in ogni categoria, ma nel calcio si ha memoria corta”. Così Marco Sommella, agente di Ciro Immobile, ha parlato a Radio Sportiva del centravanti di Lazio e Nazionale. Poi, parla dell’alternanza recente con Castellanos: “È un problema non problema, il calcio è una cosa semplice. Chi sta bene e segna deve giocare, oggi ci sono tante partite e Ciro non ha più 20 anni. Ha tirato la carretta per tanti anni, ma i giocatori importanti nelle partite cruciali vanno utilizzati. Se poi Sarri opta per Castellanos avrà i suoi obiettivi, la realtà dei fatti è che Immobile è nel pieno della maturità e può dare tanto”.
“Ciro si è conquistato tutto con le sue forze e con i fatti non con le chiacchiere. Nessuno ha i numeri che ha lui, mi viene da ridere perché il ragazzo si fa scivolare tutto addosso, ma non si merita certi attacchi”, prosegue il suo agente. “Al contrario di tanti altri ha preferito vivere serate come la Champions all’Arabia o agli Emirati e avrebbe potuto. Dà l’anima ogni partita, il problema è avere rispetto e chiarezza. Due anni fa c’era Lucca che a Pisa segnava tantissimo e la stampa lo voleva titolare in Nazionale, mi viene da ridere. La stampa mette troppa pressione a questi ragazzi”, aggiunge.
“Mercato? Non è il momento, è stata fatta una scelta precisa con la Champions e da 7 anni si trova bene in biancoceleste. Ci sono tante ambizioni per un ragazzo che vive il calcio dal primo giorno di Pescara o Torino. Sono emozioni che non hanno prezzo al confronto dei petroldollari e per questo va apprezzato”, conclude. “Nazionale? Spalletti avrà visto altri meglio di lui, lui ci tiene tanto all’azzurro. A Londra stava bene, spero che a lungo andare il capitano all’Europeo sarà lui”.