Giorgio Furlani ha parlato del futuro del Milan e non solo, anche del calcio italiano in senso lato. L’Amministratore delegato dei rossoneri è stato intervistato a margine DLA Piper Sport Forum ‘La nuova sfida del calcio: combinazione di performance sportiva e finanziaria’. Le sue dichiarazioni si sono mosse non solo relativamente al campo.
Furlani: “Talenti del Milan restano? Non lo so, vediamo. Abbiamo fatto il primo utile dopo 17 anni, ora puntiamo ad una fase di crescita. Abbiamo potenziato la parte business, con nuovi partner e sponsor con investimenti nell’e-commerce interna e collaborazioni con brand come Rolling Stones e i New York Yankees. Ma il risultato sportivo si sposa con il risultato economico, per cui competitività sì ma non ad ogni costo. Abbiamo provato ad essere competitivi ma stando attenti ai costi“.
Sul Decreto Crescita: “Togliere il decreto crescita sarebbe la distruzione del calcio italiano. Basta guardare ai risultati dei club italiani nelle ultime coppe europee. A livello economico siamo sotto gli altri mercati, in un contesto difficile, ed è difficile fare un progetto stabile. Per cui l’unica leva che ci rende competitivi, a livello relativo, con i top campionati europei è il decreto crescita“.