Primi verdetti definitivi dalle qualificazioni agli Europei 2024. Si è infatti chiuso il girone G con la decima e ultima giornata e la Serbia, pareggiando in casa contro la Bulgaria, è riuscita a conquistare il pass per la rassegna continentale in Germania. A Leskovac (il Maracana di Belgrado è stato squalificato), in uno stadio parzialmente chiuso e riempito soltanto da giovani U14, per via delle decisioni Uefa che ha punito la tifoseria di casa, serata positiva per i serbi, che avevano bisogno di un punto per la matematica certezza di qualificarsi senza dover passare dagli spareggi.
Nel primo tempo i padroni di casa spingono sull’acceleratore e accerchiano i bulgari, sbloccandola già al 17′ con Veljkovic, quindi la squadra di Stojkovic rischia solo su un traversa-palo colto da Despodov, nella ripresa cambia tutto: Rusev e Despodov la ribaltano in un batter d’occhio, ma per fortuna dei serbi nel frattempo arrivavano buone notizie dall’altro campo. In ogni caso, il 2-2 di Babic nel finale toglie ogni paura e qualsiasi dubbio e fa partire la feta. Strano ma vero, si tratta della prima qualificazione agli Europei per i serbi da quando sono una nazione indipendente, nel frattempo questa nazionale si è invece qualificata – ed è molto più complesso – per quattro Mondiali.
E proprio l’ex componente di questo paese, il Montenegro (come unico paese si erano presentate agli Europei 2000) accarezza il sogno di beffare i “cugini” ma sbatte contro l’Ungheria già qualificata. Alla Puskas Arena di Budapest gli ospiti la sbloccano con Rubezic, quando ancora la Serbia era avanti, ma mentre a Leskovac c’era aria di ribaltone, anche in terra magiara i padroni di casa si sono fatti sotto con la doppietta del talento Szoboszlai e il tris nel recupero di Nagy.