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US Open 2017, Rublev: “NextGen Finals? Esibizione con regole che spero non diventino ufficiali”

Andrey Rublev - Foto Ray Giubilo

Interessanti dichiarazioni di Andrey Rublev, giovane talento russo capace di eliminare Grigor Dimitrov nel secondo turno degli US Open 2017. Nella consueta conferenza stampa post-match, a Rublev è stato anche chiesto delle ATP NextGen Finals, il nuovo torneo riservato ai giovani talenti in programma a Milano dal 7 all’11 novembre prossimi. A partecipare saranno i migliori giocatori della stagione, nati dopo il 1996.

Rublev è quasi certo di avere un posto nelle NextGen Finals, ma non per questo loda il torneo milanese, anzi. A chi infatti gli chiede un pensiero sulle regole che verranno sperimentate in quella occasione, il russo risponde: “Non ho mai provato a giocare con quelle regole, ma spero che sia un esperimento che non si ripeterà – afferma il giovane di Mosca –  Alla fine c’è voglia di provare cose nuove, quindi lo reputo un torneo di esibizione. Spero soltanto che non verranno cambiate le regole dei tornei ufficiali e che questa sarà la prima ed unica volta in cui saranno provate queste cose.” Non certo lodevoli le parole di Rublev, che comunque non ha certo escluso la sua presenza a Milano.

Le regole a cui fa riferimento Rublev includono la lunghezza dei match, che si disputeranno sulla distanza di cinque set ognuno dei quali al meglio dei quattro game, con eventuale tie-break sul 3-3. Inoltre non vi saranno vantaggi, con un punto che deciderà ogni game sul 40-40; abolito anche il “let”, quindi anche i servizi che toccheranno il nastro saranno validi. Infine verrà inserito lo “Shot Clock”, un orologio a bordo campo che misurerà in tempo reale eventuali violazioni della regola dei 25 secondi tra uno scambio e l’altro, oltre ai tempi stabiliti per il cambio campo e per il riscaldamento.

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