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ATP Finals 2023, il Gruppo Verde: Djokovic favorito. Sinner chiamato a lasciarsi alle spalle i ko del passato

Novak Djokovic
Novak Djokovic - Foto LiveMedia/Matthieu Mirville/DPPI

La lunga attesa è finita. Torino si prepara ad ospitare per il terzo anno le NITTO ATP Finals, l’evento che vedrà in gara i migliori otto tennisti della stagione che sta per volgere al termine. E questa volta ci sono tutti: nessuno in dubbio fino all’ultimo momento, nessun forfeit delle ultime settimane. E come accaduto nell’edizione del 2021, l’Italia torna ad avere un suo rappresentante in uno dei tornei più prestigiosi del calendario maschile. La speranza è che l’epilogo possa essere diverso rispetto a due anni fa, quando il povero Matteo Berrettini fu costreto a uscire dal campo in lacrime per l’infortunio agli addominali nel suo match d’esordio contro Zverev.

In quella circostanza toccò a Jannik Sinner entrare come riserva e giocare i successivi due incontri. Un assaggio di quella che sarà quest’anno la sua prima vera partecipazione alle Finals. L’azzurro ci arriva questa volta da n°4 del mondo e con tanta fiducia in seguito ai risultati ottenuti negli ultimi mesi. Il sorteggio andato in scena presso il Grattacielo Intesa SanPaolo del capoluogo piemontese lo ha inserito nel Gruppo Verde insieme a Novak Djokovic, Stefanos Tsitsipas e Holger Rune.

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Da qui a domenica, quando l’altoatesino esordirà alle ore 14:30 contro il greco di Atene, si susseguiranno opinioni sulla percentuale di fortuna (o sfortuna) avuta, ma la realtà è che il livello è talmente alto e le variabili così tante che è difficile esprimersi a riguardo. Certo, si può tranquillamente affermare che – secondo quanto emerge dagli scontri diretti – avere Alcaraz al posto di Djokovic sarebbe stato meno problematico per l’azzurro, anche in ottica primo posto. Ma è altrettanto vero che l’esito di quest’urna gli regala la certezza di non affrontare eventualmente poi l’attuale n°1 del mondo in semifinale.

Insomma, lasciando da parte i calcoli e le possibili combinazioni ancor prima di iniziare, il ranking ci dice che Nole e Jannik non possono che essere i favoriti del Girone. Djokovic va alla ricerca del settimo trionfo alle Finals e il suo record contro i tre avversari recita 16-4: 11-2 contro Tsitsipas, 3-0 su Sinner e un 2-2 con Rune che ha dimostrato nel corso degli ultimi 12 mesi di avere – oltre a un gran talento – quella forza mentale e anche un po’ di sfacciataggine necessarie da permettergli di scendere in campo contro il cyborg di Belgrado senza alcun timore reverenziale.  Ciò che abbiamo visto nella seconda parte di stagione ci dice che Sinner deve essere considerato a tutti gli effetti il secondo favorito per il passaggio del turno.

Anche perché Tsitsipas e Rune non hanno esattamente brillato, per usare un eufemismo. Entrambi, però, hanno dato segnali di ripresa importanti a Bercy e soprattutto si presentano a Torino con la consapevolezza di aver sempre creato problemi a Jannik in passato. Tsitsipas è avanti 5-2 negli scontri diretti sull’azzurro, Rune è imbattuto nelle due sfide giocate contro il ‘nostro’. Per l’allievo di Darren Cahill e Simone Vagnozzi si tratta dell’ennesima prova del nove affrontata ultimamente. Così come fatto con Medvedev a Pechino e Vienna, è chiamato a dimostrare di potersi mettere il pssato alle spalle e di aver raggiunto un’altra dimensione.

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