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Il pressing asfissiante sfida il bunker difensivo: Fiorentina-Juventus è scontro tra filosofie

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri, Juventus - Foto LiveMedia/Gianluca Ricci

E’ sfida di filosofie allo stadio Franchi, dove Fiorentina e Juventus scriveranno un nuovo capitolo di un’eterna rivalità, sentita per la verità soltanto in Toscana, ma che ha lasciato il segno con match iconici nel corso dei decenni, tra giocatori passati dai viola ai bianconeri, Baggio il caso esemplare, di recente Bernardeschi e poi l’attuale coppia offensiva Chiesa-Juventus, ma con Arthur che per esempio ha da poco fatto percorso inverso, rimonte, casi arbitrali e quant’altro. Ed è una partita che la curva Fiesole ha chiesto di non giocare per le drammatiche alluvioni, ma il calcio va avanti e forse è anche giusto così.

Da una parte c’è un pressing asfissiante, visto che i gigliati sono al comando della classifica che misura il rapporto tra i passaggi dell’avversaria permessi fuori dalla propria trequarti difensiva e il numero di azioni difensive fuori dalla trequarti difensiva, dall’altra una squadra che invece lascia fare e piazza il bunker difensivo come quella piemontese. In entrambi i casi, i risultati arrivano: la Fiorentina è partita alla grande quest’anno, poi però è reduce da due sconfitte, contro l’Empoli sorprendente, contro la Lazio sfortunata in pieno recupero, in entrambi i casi senza segnare, mentre la Juventus ha vinto quattro delle ultime cinque e in queste cinque non ha mai subito gol. In tal senso, con sette clean sheet, per la Juve è il miglior avvio di sempre a livello di gol concessi, e con una vittoria al Franchi sarebbe il miglior avvio – lo è già – dai tempi dell’ultimo scudetto targato Sarri.

Il bel gioco contro il risultato a tutti i costi, anche se sono semplificazioni, un intero stadio che creerà un’atmosfera infernale per provare a fare lo sgambetto alla Juve e a rilanciare le proprie ambizioni di Champions. La storia dice che i bianconeri hanno nella Fiorentina la rivale preferita, la squadra più battuta in A con 80 vittorie, ma i viola dal canto loro sono imbattuti in casa da quattro partite contro questa avversaria e nel complesso sono due vittorie, due pareggi e due sconfitte negli ultimi sei precedenti. I viola si affideranno a Giacomo Bonaventura, che ritrovato la nazionale e che in caso di gol o assist raggiungerebbe quota 100 contributi a una rete, i bianconeri cercano il secondo gol di Adrien Rabiot, lo scorso anno in doppia cifra, e pronto a raggiungere le 300 presenze nei top-5 campionati, lui che proprio contro i gigliati ha segnato il gol vittoria nell’ultimo precedente allo Stadium.

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