Calcio

Inter, Ausilio sul caso Lukaku: “Sono mancati rispetto ed educazione, ma nessun rammarico”

Piero Ausilio
Piero Ausilio - Foto LiveMedia/Francesco Scaccianoce

Intervenuto ai microfoni di Radio TV Serie A con RDS, il direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio ha parlato dei recenti progressi del club: “All’inizio del percorso di Suning eravamo forse al cinquantesimo posto del ranking, mentre ora siamo tra il settimo e l’ottavo e la qualificazione al Mondiale per club è vicina. Sicuramente ci sono squadre più attrezzate di noi, ma l’ambizione non ci manca e venderemo cara la pelle“.

Inzaghi è un uomo semplice e umile, ma anche geniale e pigro. E’ una delle persone più simpatiche che abbia mai conosciuto nel mondo del calcio, ha creato un bel gruppo e si vede. Fa star bene tutti oltre ad avere un buon gusto per il calcio di qualità – ha proseguito Ausilio, per poi parlare di Steven Zhang -. C’è un’idea sbagliata di lui come presidente. Tecnicamente magari non esprime giudizi sulle qualità di un giocatore e questo è molto positivo perché consente a dirigenti e allenatore di svolgere il loro lavoro. Ma ha una passione smisurata e trasmette vicinanza alla squadra. Non ha mai esasperato la situazione neppure quando sono stati commessi errori. Ad esempio, un altro presidente avrebbe creato comportamenti diversi per la mancata vendita di Skriniar, mentre lui ha subito guardato oltre“.

Infine, Ausilio si è espresso anche in merito a Romelu Lukaku: “Preferirei non parlarne. L’unica cosa che mi sento di dire è che ci deve essere in tutte le cose educazione e rispetto. A un certo punto, le cose progredivano, ma sono venute a mancare proprio educazione e rispetto. Quando non si risponde al telefono, ci si nega o si risponda tramite altre persone, allora è il momento di voltare pagina. Da quell’8 luglio è andata così, nessun rammarico“.

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