Fabio Grosso è arrivato come al solito sereno e sorridente alla conferenza stampa di vigilia del match di Ligue 1 tra il suo Olympique Lione ed il Marsiglia. Il campione del mondo ha dovuto spiegare ai giornalisti cosa è successo nello spogliatoio in seguito alle polemiche per i brutti risultati. La sua squadra si trova infatti relegata all’ultimo posto a quota 3 punti dopo 9 partite.
L’allenatore italiano ha subito le accuse di Jérôme Rothen lunedì sera a RMC: “Grosso è già al centro dell’attenzione, non c’è quasi più un giocatore che possa vederlo. Ci sono giocatori molto esperti che mi hanno addirittura detto che lui era tra i peggiori allenatori che avessero mai avuto. Ha alienato tutti“. Furioso dopo queste dichiarazioni Grosso ha infatti avuto un’accesa discussione nel suo spogliatoio martedì, prima di annullare l’allenamento pomeridiano.
Tre giorni dopo, ha approfittato dell’esercizio mediatico per assumersi la responsabilità dei risultati e chiarire i suoi pensieri: “Cercherò di dire quello che posso, perché ci sono cose che rimarranno all’interno del gruppo – ha spiegato-. So cosa pensano di me le persone che lavorano con me. So anche che lavoro con molta passione e coerenza, ma anche credibilità. Volevo parlare con i giocatori perché per me lo spogliatoio è sacro“.
Grosso aggiunge: “Non mi è mai piaciuto fare teatro. Voglio fare il mio lavoro e farlo bene, come voglio. Ho parlato con loro perché è venuta fuori una cosa che non mi è piaciuta. Lo spogliatoio è molto importante, è il luogo dove costruiamo il nostro futuro. Già in questo momento è difficile costruire, quindi bisogna stare tutti insieme. Penso che i giocatori lo abbiano capito bene e andremo avanti“.
A 48 ore dalla pericolosa trasferta a Marsiglia, Fabio Grosso ha sgonfiato la polemica e ha ricordato come funziona. “Ci sono momenti in cui dobbiamo parlarci, in cui dobbiamo dirci delle cose. A volte bisogna parlare ad alta voce… La cosa più importante è conoscere la direzione e prenderla insieme. Non è la prima volta che mi arrabbio nello spogliatoio, credo nel dirsi sempre le cose per come stanno“.