“Negli ultimi tempi Binaghi si è contraddistinto per uno stile di aggressione verbale poco educato. Non lo dico per me, ma per quello che rappresento. Ma in questo caso ha detto una falsità che non potrebbe provare”. Così il presidente del Coni Giovanni Malagò, intervistato dalla ‘Gazzetta dello Sport’, risponde al presidente della Federtennis, Angelo Binaghi. Quest’ultimo in una recente intervista al ‘Corriere della Sera’, parlando di Malagò, aveva detto che “ha un interesse personale” e “non è più credibile”. “Anche nella vicenda della norma sui tre mandati non avevo interesse – ribatte Malagò – Può chiedere a Chimenti o Petrucci, i presidenti di golf e basket, come la pensavo. A proposito: Binaghi dice di non avere interferenze politiche. Ma la sua vicepresidente è l’ex sindaco di Torino, Chiara Appendino, e l’ex sottosegretario Simone Valente è il responsabile della federtennis per i rapporti istituzionali…”. A proposito del limite di tre mandati Malagò dice che “Se uno può essere eletto, anche con quote di quorum diverse, è giusto che continui a governare. Io credo molto alla sovranità del mondo che uno rappresenta”.
Poi si passa al nodo ancora irrisolto per i Giochi di Milano-Cortina 2026. Che la pista du bob, slittino e skeleton resti in Italia è “possibile, ma non sarebbe serio aggiungere altro”. “Al momento della candidatura abbiamo presentato un Masterplan grazie al quale abbiamo vinto. Potessimo rispettarlo sarebbe la cosa migliore. Ma sono subentrati fattori che non dipendono dal mondo dello sport e dovremo trovare la soluzione indicata dal Cio: quella di una pista ‘existing’ e ‘working’. Cesana esiste! Ora serve qualcuno che si incarichi di farla diventare working, funzionante…”. E Malagò aggiunge: “Tocca al governo, attraverso la società incaricata a realizzare le opere che è la Simico, decidere entro la fine della prossima settimana. Sarà poi il cda della Fondazione a deliberare la decisione per comunicarla al Cio entro la fine di novembre”. E le scintille con Zaia? “Ma no, non ci sono problemi tra noi. È vero che scherzando ho parlato di un coniglio nel cilindro proponendo al Veneto alcune gare dei Giochi invernali giovanili 2028 di Lombardia e Trentino. È vero che Zaia mi ha risposto che si tratta di un criceto più che di un coniglio. Ma scherzavamo e credo che abbia apprezzato la mia proposta malgrado il problema investa gli Enti Locali”.