Se già non c’erano dubbi sul fatto che il 2023 fosse l’anno migliore della carriera di Jasmine Paolini, i recenti risultati dell’azzurra non fanno altro che rimarcarlo. Dopo i prestigiosi quarti di finale raggiunti a Cincinnati, la giocatrice toscana ha fatto incetta di punti in Cina tra Pechino e Zhengzhou. Non contenta, tre giorni dopo un volo intercontinentale ha iniziato con una vittoria il suo cammino nel WTA 250 di Monastir 2023, in Tunisia, e partita dopo partita, successo dopo successo, si è spinta fino in finale.
Il risultato in sé non sorprende visto che Paolini è accreditata della prima testa di serie ed è una delle giocatrici più in forma ai nastri di partenza del torneo. Tuttavia non era affatto scontato che raggiungesse l’atto conclusivo, specialmente perché non ha tutta questa esperienza a livello Wta e in carriera le è sempre mancata un po’ di continuità. Il momento di forma è però davvero magico e Paolini ne ha approfittato, portandosi ad una sola vittoria dal primo titolo stagionale.
Nonostante un 2023 da incorniciare che le ha regalato il best ranking e il debutto in top 30, Paolini non ha vinto neppure un titolo nel circuito maggiore. Per certi versi il 115k di Firenze è come se lo fosse visto che ha sconfitto avversarie del calibro di Bronzetti e Townsend, ma di fatto non lo è. E nell’unica chance avuta, a Palermo, si è arresa in finale alla più quotata Qinwen Zheng. Jasmine andrà dunque a caccia di quest’affermazione a Monastir per rendere ancora più speciale la stagione e arricchire il suo palmarés. Non si prospetta però una passeggiata dato che in finale se la vedrà contro Elise Mertens, seconda favorita del seeding nonché campionessa in carica.
La giocatrice belga ha vissuto una stagione complicata, lontana dai suoi migliori livelli, tuttavia rimane un’avversaria estremamente solida e scomoda da affrontare. Lo dimostrano le quattro vittorie ottenute questa settimana in Tunisia, dove ha sconfitto nell’ordine Eala, Shymanovich, Hontama e Burel. Fondamentale per scuotersi il match d’esordio, in cui si è trovata sotto 5-1 nel primo set ma dopo aver annullato ben sei set point ha infilato un parziale di 11 giochi a 0. Da quel momento è sempre stata dominante, tanto che nei restanti tre incontri disputati ha ceduto la bellezza di 13 game (una media di poco superiore ai 4 a partita).
Non c’è da stupirsi dunque che i bookmakers vedano favorita Mertens, a caccia del primo titolo stagionale (alla prima finale raggiunta). Ci sono altri due fattori che sorridono alla giocatrice belga, giustificando l’etichetta di ‘favorita’ con la quale si presenterà ai nastri di partenza della finale. Il primo riguarda i precedenti, che vedono Paolini in svantaggio 3-1. Mertens ha vinto in Billie Jean King Cup nel 2018, sulla terra rossa di Praga nel 2020 e lo scorso anno sul cemento di Doha. Jasmine si è invece imposta nel 2021 a Indian Wells, assicurandosi una battaglia di circa tre ore. L’elemento che accomuna tutti questi match (ad eccezione del più datato in BJK Cup) è proprio la durata. Si sono infatti tutti e tre conclusi in tre set e dopo oltre due ore di gioco, a testimonianza di quanto le due giocatrici fatichino a prevalere sull’altra.
L’altro aspetto che rischia di penalizzare Paolini è quello fisico. Oltre al lungo viaggio dalla Cina alla Tunisia, l’azzurra ha dovuto giocare una serie di match intensi. Dopo il comodo esordio contro Cornet, ha impiegato due ore (e tre set) per liberarsi di Marcinko, poi altre due ore (ma ‘solo’ due set, seppur tirati) contro Bronzetti e infine 2h24′ in semifinale contro Tsurenko. Come se non bastasse, ha anche fatto coppia con Sara Errani nel torneo di doppio, vincendolo ma disputando altre quattro partite. L’ultima, la finale, è durata peraltro poco più di un’ora e mezza ed è terminata alle 20 ora locale. Non proprio la preparazione ideale a meno di 24 ore da un appuntamento importante come la finale.
Poco male per Jasmine, che non partirà affatto spacciata visto l’ottimo tennis che sta esprimendo e proverà assolutamente a giocarsi le sue carte. Ormai la stagione è praticamente finita, BJK Cup esclusa, e non serve neanche più risparmiare le energie. Paolini è perciò chiamata ad un ultimo sforzo nella speranza di centrare un’incredibile doppietta e chiudere al meglio una stagione che le ha regalato tante soddisfazioni, tra cui lo status di numero uno d’Italia.