Il Comitato Olimpico Internazionale risponde a Vladimir Putin, respingendo le accuse del presidente russo di “discriminazione etnica” contro gli atleti esclusi dalle competizioni internazionali. Lo stato di ‘neutrale’ per gli atleti russi può essere approvato per quegli sportivi che non hanno sostenuto attivamente la guerra e non hanno un contratto con l’esercito o con le agenzie di sicurezza statali: “Respingiamo fermamente le accuse secondo cui queste misure costituiscono una ‘discriminazione etnica’”, ha affermato il Cio in una nota il giorno dopo il discorso di Putin. “Sono una reazione alla violazione della Carta Olimpica da parte dei governi russo e bielorusso”, si legge, in riferimento all’invasione militare dell’Ucraina iniziata nel febbraio 2022, quattro giorni dopo la chiusura dei Giochi invernali di Pechino quando la tregua olimpica sostenuta dalle Nazioni Unite era ancora in vigore. Il Cio recentemente ha sospeso il Comitato olimpico russo in seguito al suo riconoscimento di entità regionali annesse dall’Ucraina.
Il Cio risponde a Putin: “Nessuna discriminazione etnica”
Thomas Bach - Foto Gio Auletta/Pentaphoto