Calcio estero

In attesa della squalifica Tonali può giocare, Howe: “Newcastle lo aiuterà, si è allenato benissimo”

Sandro Tonali
Sandro Tonali, Newcastle - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli

Sandro Tonali può scendere in campo nel week-end in Premier League. Il giocatore italiano, in attesa del patteggiamento con la Procura Figc per il caso scommesse e con la conseguente squalifica che probabilmente arriverà già la prossima settimana, potrebbe giocare il match tra il suo Newcastle e il Crystal Palace. “Si è allenato due volte in settimana ed è a disposizione – le parole in conferenza stampa dell’allenatore Howe – Come faccio con tutti i giocatori, valuto le prestazioni in allenamento, come si sentono, e posso dire che Sandro si è allenato benissimo con noi. Ha avuto delle settimane molto difficili ma per quello che ho potuto vedere, è capace di gestirsi e gestire le sue emozioni. Cercherò di prendere la decisione migliore per la squadra“.

Howe, come ha già fatto il club, ha ribadito che sostenere in questo momento Tonali “è assolutamente fondamentale. In questo momento la cosa più importante sono Sandro e il suo benessere. È molto facile dimenticare quanto sia giovane, sono cambiate tante cose nella sua vita, ha lasciato l’Italia per venire in Inghilterra e questo è già complicato di suo, e adesso c’è questa situazione. Come società, lo abbracceremo e lo proteggeremo, cercheremo di dargli l’amore e il sostegno di cui ha bisogno per trovare le soluzioni ai problemi che ha avuto”.

“Stiamo parlando con lui, con la sua famiglia, con le persone che lo circondano”, aggiunge il tecnico dei Magpies. Interrogato sulle tempistiche della squalifica e sulla possibilità che il Milan sapesse dell’indagine prima di cederlo al Newcastle in estate, Howe fa spallucce: “Non ne ho idea. Ho saputo di tutto durante la sosta, quando mi ha chiamato il ds Dan Ashworth. È stata una sorpresa per me, per lui, per tutti. Il mio primo pensiero è stato assicurarmi che Sandro fosse ok. I calciatori sono esseri umani. Guardarli in un altro modo è sbagliato. Hanno, come tutti, delle debolezze, delle vulnerabilità. La cosa principale è cercare di identificare i problemi e provare ad aiutarli per tirare fuori il meglio in campo”.

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