MotoGP

MotoGP, Bagnaia: “Vedere 10 piloti che aspettano una scia è inaccettabile”

Francesco Bagnaia
Francesco Bagnaia - Foto LiveMedia/Alessio Marini

“Abbiamo iniziato la sessione con la gomma media al posteriore, per cercare di portarla il più avanti possibile. Il feeling era buono. Anche il passo era uno dei migliori con questa mescola, ma quando siamo passati sulla soft per il time-attack sono iniziati i problemi. Forse quindi la strategia giusta era quella che hanno fatto gli altri, che sono partiti con la soft per analizzarne le reazioni”. Questa è l’analisi di Francesco Bagnaia dopo il venerdì complicato a Phillip Island nel week end del GP d’Australia. Il pilota del Ducati Lenovo Team ha chiuso fuori dai primi dieci e deve passare per il Q1: “Fatico troppo in accelerazione e in ingresso delle curve veloci – spiega, come riporta Motorsport -. La moto è nervosa. Tra l’ultima curva e la linea del traguardo perdo due decimi da Martin e questo è incredibile. Mi manca trazione un po’ in tutta la pista e questo è il problema, ma come a Mandalika il feeling con la moto non è male come si potrebbe pensare e questo è strano“. In Australia le rimonte sono possibili: “Nel 2019 partivo 13° o 14° ed ho finito la gara quarto. E ora penso di essere migliorato rispetto al 2019“. E rimprovera il comportamento dei colleghi: “Sta cambiando in generale la MotoGP: oggi vedere 10 piloti quasi fermi in traiettoria per aspettare una scia di cui non c’è bisogno per me non è giusto e non è accettabile. In Safety Commission rompiamo le scatole per i piloti di Moto3 e poi siamo i primi a farlo, quindi è sbagliato”, ha concluso.

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