Dodici mesi di squalifica di cui cinque commutati in prescrizioni alternative e una ammenda di 12.500 euro,per aver violato l’articolo ventiquattro del codice di Giustizia Sportiva della Figc. Questo il patteggiamento raggiunto tra Nicolò Fagioli (attraverso i suoi legali) e la procura della Federcalcio capitanata da Giuseppe Chiné. Il centrocampista della Juventus, di fatto, salterà tutta questa stagione e dal primo giugno prossimo potrà nuovamente tornare in campo. Teoricamente anche per gli Europei 2024, praticamente è molto difficile che Spalletti, sempre nel caso in cui l’Italia si qualificasse alla rassegna continentale, possa considerare di portare un giocatore senza il ritmo partita da quasi un anno.
LA RICOSTRUZIONE DELLA VICENDA
Il centrocampista della Juventus e della Nazionale italiana è finito sotto indagine da parte della procura di Torino per aver scommesso su piattaforme illegali. Il vizio del gioco, la ludopatia e il momento più buio della carriera di Fagioli lo hanno portato a cambiare inerzia. Ha deciso di dire tutta la verità: si è autodenunciato alla procura della Figc dichiarando di aver scommesso anche sul calcio, fattispecie vietata dall’articolo 24 del Codice di Giustizia Sportiva. Ma mai sulla Juventus e mai su se stesso. La squalifica doveva essere di tre anni, ma visto che Fagioli ha patteggiato prima del deferimento ha avuto uno sconto della metà (quindi un anno e mezzo). Come previsto dall’articolo 126 del Codice di Giustizia Sportiva la pena può essere ulteriormente ridotta con delle attenuanti. Nel caso di Fagioli c’è stata sicuramente la voglia di mettersi tutto alle spalle, di aver cominciato un percorso con dei professionisti che lo seguono quotidianamente per non farlo incappare più negli errori del passato. In più Fagioli dovrà andare, per cinque mesi, in giro per l’Italia a raccontare la sua storia e a sensibilizzare tutti i ragazzi e le persone che sono cadute nel suo stesso demone. Quello della ludopatia. Di fatto un anno di stop per Fagioli che dal prossimo campionato potrà tornare nuovamente in campo. Con un fardello sulle spalle in meno e con la spensieratezza dei giorni migliori.
PRESCRIZIONI ALTERNATIVE
Riguardo le prescrizioni alternative, Fagioli dovrà partecipare ad un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi e ad un ciclo di almeno 10 incontri pubblici, da svolgersi nell’arco di 5 mesi, presso Associazioni sportive dilettantistiche, Centri federali territoriali, Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d’azzardo, e comunque secondo le indicazioni e il programma proposti dalla FIGC.
La Procura Federale vigilerà sul rispetto di quanto indicato e, in caso di violazioni, adotterà i provvedimenti di propria competenza, ai sensi del CGS, con risoluzione dell’accordo e prosecuzione del procedimento disciplinare dinanzi agli Organi giudicanti di giustizia sportiva.