Calcio

Caso scommesse, Corona: “Giusto che la Rai mi paghi. Parte del guadagno ad una società che si occupa della ludopatia”

Sono i giorni e saranno le settimane del caso scommesse che potrebbe toccare il picco nella serata di domani quando Fabrizio Corona sarà ospite della Rai. Nell’intervista in seconda serata, l’ex fotografo potrebbe rivelare ancora altri nomi relativi al caso che più tiene banco in Italia in questi giorni. Sul guadagno che avrà Corona dopo l’intervista con la Rai, è intervenuto il diretto interessato ai microfoni di Radio 24.

Le parole di Corona: “È giusto che mi paghino per fare informazione, farò un grandissimo risultato di share. Parte del cachet lo devolverò a una società che si occupa di ludopatia. 30 mila euro di cachet? Di più, 34 credo. Non faccio gossip, faccio questa inchiesta da tanto tempo è esattamente come era Tangentopoli, sono coinvolti tutti. Procuratori, società non potevano non sapere. Un 40% dei calciatori scommette. È come la cocaina, si è sparsa a macchia d’olio la ludopatia. I giocatori scommettevano botte da 100mila, 150mila, 200mila, 300mila. Che fai di male? Violi una legge che prevede che tu non possa giocare sul calcio. Violi una legge perché giochi ai banchi e non alla Sisal. Giocavano sui siti illegali? Scommettevano con gli allibratori. 50 nomi? Credo che siano di più. Nelle carte hanno filone legato a Fagioli, prendendo il suo telefono entrano in contatto con gli altri, hanno chat comuni. Bonucci? Ha smentito la Juve, dimostrando che la Juventus sapeva“.

 

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