Max Verstappen vince il Gran Premio del Qatar, davanti a Piastri e Norris. Quarto posto per Russell, dopo essere stato coinvolto in un incidente al via con Hamilton. Segue Leclerc, che chiude la top5 e colleziona gli unici punti della domenica per Ferrari, con Sainz che non ha preso parte alla gara. Condizioni estreme, quelle proposte dalla pista del Qatar, con piloti che sono stati male durante la gara o sono arrivati al traguardo stremati.
VERSTAPPEN: 10
Altra performance perfetta da parte di Verstappen, che sigla l’ennesima vittoria e la prima da tre volte campione. Dal via al traguardo, porta avanti una gara quasi del tutto priva di sbavature e insieme alla strategia affidabile di casa Red Bull, mantiene la prima piazza per gran parte del Gran Premio. Infine, colleziona il giro veloce, proprio all’ultima tornata.
PIASTRI E NORRIS: 9.5
Magia degli scudieri McLaren, che rimontano dalla sesta e decima posizione per concludere secondo e terzo. I due dimostrano di avere un passo molto veloce, con Norris che sfiora il giro veloce nelle ultime battute del Gran Premio. Resta il rammarico di una sessione di qualifiche andata non nel migliore dei modi.
RUSSELL: 9
Al via, Russell e Hamilton carambolano in ghiaia, con il 44 che successivamente si prenderà ogni responsabilità per il contatto. Russell si trova costretto a risalire dalla diciassettesima piazza e a suon di giri veloci riesce a raggiungere la quarta posizione finale.
LECLERC: 8+
Weekend difficile in casa Ferrari, che al via del Gran Premio vanta Leclerc come unico pilota disponibile per collezionare punti. Il monegasco parte quinto e termina nella stessa posizione, nonostante le prestazioni poco performanti che la SF-23 ha mostrato questo fine settimana.
PEREZ: 4
Altro weekend nero per Perez, che conclude decimo dopo una penalità per non aver rispettato i track limits. Il messicano fatica nella rimonta dall’ultima posizione e conclude un fine settimane per lui senza glorie.
HAMILTON: 4
Breve, ma intensa, la gara di Sir Hamilton. L’inglese finisce il Gran Premio dopo appena due curve a causa del contatto con il compagno di squadra. Hamilton, più tardi, si prende tutte le responsabilità per l’accaduto, riconoscendo il proprio errore.