Max Verstappen si prende inevitabilmente la scena al termine della sprint del GP del Qatar, perché vince il suo terzo Mondiale, lo fa di sabato, da dominatore. Ma non con la ciliegina della torta di un successo in questa gara sprint caratterizzata da una serie di incidenti, coi giri veri dimezzati da quelli con la safety car, e con poche chance di rimonta totale dopo una partenza orribile. L’olandese, però, oggi aveva bisogno di vincere il suo terzo titolo, e così è: ci riesce persino prima di tagliare il traguardo, visto che Sergio Perez, unico concorrente rimasto, come al solito ne combina una delle sue e finisce out per un incidente. Alla fine, per il classe 1997 c’è un secondo posto che consente, un minimo, di apprezzare anche l’arancione di cui si tinge questa sprint sul Golfo Persico.
Già, c’è la prima – seppur non in una gara vera – imposizione di Oscar Piastri, presente ancor prima che futuro di questa Formula 1 sempre in continua evoluzione. Il rookie australiano è veloce, ha personalità, è capace anche di tener testa, eccome, a Lando Norris, ancora a secco di una vittoria, quale che sia, in F1. C’è comunque un altro podio, a testimoniare la consistenza del britannico e soprattutto della scuderia che da metà stagione in avanti, ormai è chiaro, è quella che ha fatto il salto di qualità importante e che può essere considerata come seconda forza del campionato.
Anche perché la Mercedes continua ad avere poca velocità e la Ferrari anche oggi, dopo le difficoltà di ieri, conferma che a Singapore erano state anche le contingenze a farci gridare al grande ritorno della competitività. Una Rossa triste, per nulla prestazionale, che tenta la mossa a sorpresa con le soft e questa non paga affatto, ma c’era da aspettarselo. E soprattutto, con Sainz che chiude al sesto posto senza mai brillare e Leclerc addirittura settimo, ma poi persino fuori dai punti (dodicesimo) perché penalizzato per violazione dei track limits. Insomma, Marina Bay doveva dare nuovo slancio in vista del progetto del 2024, invece il Giappone e ora anche il Qatar stanno facendo abbassare sempre più il morale.