“Qualificato per le Atp Finals di Torino? Lo sapevo prima del match che avrei potuto raggiungerle matematicamente oggi e sono molto felice. Andare a Torino è l’obiettivo principale della stagione. Sono contento anche perché si gioca in casa. Ora ci sono altri due mesi. Ci penseremo al momento opportuno”. Jannik Sinner esulta per il traguardo raggiunto, dopo aver superato il secondo turno al Masters 1000 di Shanghai. Il numero quattro del Mondo dunque giocherà per la prima volta le Atp Finals da ‘titolare’ (nel 2021 entrò come riserva al posto dell’infortunato Matteo Berrettini).
In merito all’incontro di oggi, contro l’americano Marcos Giron, iniziato con un break concesso all’avversario, Sinner si dice soddisfatto per la tenuta psicologica: “E’ stata una partita difficile oggi, certo, ma lo sapevo già da prima. Ovviamente non ho avuto così tanto tempo per adattarmi a questi campi. Ecco perché significa molto per me poter vincere qui la partita del primo turno. Quando ho vinto a Toronto, poi ho perso al primo turno a Cincinnati, quindi ho cercato di evitarlo qui. Le condizioni sono un po’ simili a quelle di Pechino, ma ho comunque dovuto lottare molto duramente. Sono stato un po’ fortunato quando era avanti 6-5 nel tie-break, ma poi penso che nel secondo set ho alzato un po’ il livello e sono riuscito a giocare un po’ meglio.”
Sarà un finale di stagione pieno di impegni, quindi, per l’azzurro, che si sofferma ancora una volta sull’importanza di prendersi delle pause per lavorare: “In generale il nostro programma durante tutto l’anno è piuttosto intenso, quindi ogni volta che hai la possibilità di allenarti è un bene per me, soprattutto perché sento che il mio corpo non è ancora al 100%. Quindi lavoreremo molto su questo da ora in poi per un paio di anni, molto probabilmente, e proveremo a portare il tutto un po’ più in alto”.
A volte, quando ci prendiamo delle settimane libere o quando non giochiamo tornei, quello è il momento in cui ci alleniamo duramente per migliorare – prosegue Jannik -. Lo abbiamo già fatto due o tre volte quest’anno, indipendentemente dai risultati che stiamo ottenendo nei tornei, perché riteniamo che sia un bene per il mio corpo, prima di tutto, e anche per il futuro. Cerchiamo solo di investire nel mio corpo e anche di aumentare il livello”.