“La pista bob? Nella sua complicazione c’è da fare una considerazione: io posso parlare dei Giochi olimpici e della loro organizzazione. Arriverà un giorno che qualcuno ci darà le chiavi del luogo, noi entreremo e faremo il nostro mestiere: mense, palestre, logistica per gli atleti. Ma noi non costruiamo l’opera, la stessa situazione riguarda la pista da bob. Noi aspettiamo con grandissima urgenza, massimo nel giro di pochi giorni da parte di chi ha l’onere della costruzione”. Queste le parole del presidente del Coni Giovanni Malagò a margine della presentazione del villaggio olimpico e dell’inaugurazione dello ScalodArts, a proposito della pista da bob, un nodo ancora non risolto in vista dei Giochi di Milano Cortina. “Abbiamo vinto presentando una candidatura con un dossier in cui abbiamo scritto dove verranno svolti il bob, lo skeleton e lo slittino. L’alternativa in testa ce l’ho, ma siamo fiduciosi“, ha aggiunto Malagò.
A margine del 2° Festival delle Regioni e delle Province autonome a Torino è intervenuto invece il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: “Siamo in una fase in cui le imprese disponibili per realizzare il bob sono pochissime, perché è un’opera di altissima tecnologia e quindi il governo valuterà se andare avanti con questa negoziazione privata oppure no. Staremo a vedere quali saranno le decisioni. Ciò non toglie che io non ho motivo di pensare che non si faccia. In ogni caso, voglio ricordare che le Olimpiadi si fanno. Noi restiamo fermi sul nostro dossier in attesa che si prendano delle decisioni. L’operazione delle Olimpiadi è una operazione assolutamente in positivo per tutto quello che stanno portando e porteranno”, ha spiegato.