Tiene banco sempre in casa Fiorentina, e nello specifico in casa Rocco Commisso, la questione relativa allo stadio da costruire. A parlare dei problemi burocratici che hanno difatti fermato tutto è stato il sindaco della città di Firenze Dario Nardella che a approfittando di di un evento in svolgimento alla stazione Leopolda di Firenze.
Le parole di Nardella: “Io non sono ottimista, sono realista. Arup ha un contratto con il Comune di Firenze e deve presentare entro pochi giorni il progetto esecutivo quindi su questo andiamo. So che oggi c’è una conferenza stampa contro la legge sugli stadi. Io ho contribuito a scrivere la legge sugli stadi che poi è stata fatta propria dal governo Letta, credo sia una buona legge, ma credo che non basti, non sia sufficiente, e penso che gli stadi italiani siano un patrimonio del Paese“.
E ancora: “L’Italia è l’ultimo paese occidentale per la qualità ed il livello degli stadi, ci dobbiamo solo vergognare, ed il fatto che nessuno si voglia prendere la responsabilità di prevedere anche risorse pubbliche per gli stadi di calcio, come si fa per tutti gli impianti sportivi, dalle piste da bob fino alle piste di ghiaccio, il fatto che nessuno si prenda la responsabilità sulla necessità di un piano statale pubblico anche in collaborazione con le società private per riqualificare i nostri stadi, è una colpa gravissima. Questo dibattito estenuante, polemico, sul futuro degli impianti da calcio non serve a nulla. Io sono contrario all’idea di smantellare la legge sugli stadi e credo anzi che ci voglia un patto fra il pubblico ed il privato, come hanno fatto in tanti paesi nel mondo, guardate la Germania, perché tanti stadi vengano realizzati anche con il contributo pubblico. Mi dispiace solo che noi lavoriamo in silenzio, e ci rimbocchiamo le maniche e molti altri criticano e fanno polemica, ma non fa parte del nostro modo di lavorare“.