Tre punti in sei partite, zero vittorie e un rapporto tutt’altro che idilliaco con la società. La panchina di Paulo Sousa traballa e non poco dopo la sconfitta della Salernitana sul campo dell’Empoli contro una squadra che prima di ieri aveva collezionato zero punti e zero gol fatti. “Quella di oggi è stata la peggior prestazione sotto la mia gestione”, ha detto a fine gara il tecnico portoghese. Che adesso è chiamato ad una svolta. E sabato all’Arechi arriva un Inter arrabbiata dopo la sconfitta interna contro il Sassuolo. Più che il risultato servirà vedere l’atteggiamento giusto perché, in caso contrario, Sousa rischia l’esonero. In ogni caso tra Inter e Monza, prima della sosta, servirà un cambio di passo anche per quanto riguarda i risultati. Per non rischiare di rimanere nelle sabbie mobili della classifica.
La nuova stagione non era già cominciata sotto i migliori auspici: Sousa a giugno si era incontrato con De Laurentiis per il dopo Spalletti, mossa che non era piaciuta affatto al presidente Iervolino rischiando di rompere l’idillio in anticipo. Il mese di agosto, poi, è proseguito con le scaramucce verbali tra l’allenatore ed il direttore sportivo Morgan De Sanctis, colpevole di non aver completato la rosa in tempi utili per l’inizio della stagione. Ciliegina sulla torta il “caso Dia”. L’attaccante aveva chiesto la cessione negli ultimi giorni di mercato e, non essendo stato accontentato, non si era presentato a Salerno dopo la sosta delle Nazionali (dalla quale è tornato infortunato). A tutto ciò si aggiungono risultati e prestazioni deludenti. La partita di sabato contro l’Inter può essere davvero il crocevia.